Giardino di Villa Ludovisi

A fine Ottocento, Villa Ludovisi fu lottizzata per far posto all’attuale rione Ludovisi.  L’unico edificio superstite della villa del Cardinale Ludovico Ludovisi è il Casino dell’Aurora, mentre tutto il resto della proprietà, in cui si estendeva il grande giardino, fu edificato.

La prima parte della villa che venne acquistata dal Cardinale Ludovisi fu la vigna del Nero, che comprendeva il Casino dell’Aurora e il Casino del Monte.

Ma i progetti erano molto più ambiziosi; tant’è che il Cardinale riuscì ad ottenere anche la proprietà Orsini e le vigne adiacenti, che appartenevano ai Cavalcanti, ai Capponi e agli Altieri. Dopo queste acquisizioni la proprietà terriera divenne ’enorme: di circa 35 ettari.

Il giardino della villa, opera del Domenichino, era segnato da grandi viali che percorrevano la proprietà, proprio come le vie attraversano un quartiere.

Ogni viale, in particolare, era ornato dalla collezione di antiche statue acquistate dal Cardinale, alcune delle quali oggi conservate all’interno del Museo Nazionale Romano.  Opere come il Galata Suicida, l’Ara Ludovisi, il gruppo di Oreste ed Elettra e il grande Sarcofago Ludovisi attraggono ancora nei musei, innumerevoli visitatori tra i quali anche artisti internazionali, come Goethe.

L’abbandono della villa cominciò nel XIX secolo quando statue, alberi ed edifici vennero buttati giù; rimase intatto solamente il Casino dell’Aurora.

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Villa Ludovisi

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