Meteora

Dal 1960, a piazza Apollodoro, tra viale Tiziano e il Palazzetto dello Sport, si erge un frammento stellare infitto nel prato.  In realtà, è una scultura moderna, isolata e senza nome, che ci incuriosisce.

L’opera si chiama “Meteora” ed è una scultura di Amerigo Tot, uno scultore ungherese di fama internazionale.

Amerigo Tot (Imre Tóth) nasce nel 1909 in un paesino poco distante da Budapest.  Allievo di Guntar Stölz, Vasily Kandinsky e Paul Klee, studia alla scuola d’arte Bauhaus di Dresda.  Sempre a Dresda, nel 1933, Tot allestisce la sua prima mostra personale.  All’arrivo dei nazisti viene internato a Zwickau da dove fugge e raggiunge “a piedi” Roma.

Nel dopoguerra, Amerigo Tot vive a Roma presso l’Accademia d’Ungheria per poi trasferirsi in un piccolo appartamento studio di via Margutta.

La sua opera più famosa è il lungo fregio collocato all’esterno dell’ingresso della Stazione Termini su piazza dei Cinquecento, realizzato nel 1953.  Pur lavorando in tutto il mondo, Roma rimarrà per tutta la vita la sua città di residenza.  L’artista muore nel 1984.

Pensò al piccolo scultore ungherese che Waldheim gli aveva fatto conoscere al Collegium Hungaricum.  Lo scultore era venuto a piedi da Dresda a Roma (…).  Poi, di prima sera, era arrivato al Gianicolo.   Aveva atteso che tutti fossero usciti dal parco e che la porta venisse chiusa.  Aveva scavalcato il muro di cinta e si era addormentato accanto a un cespuglio, in cima a Roma, con la città ai suoi piedi.”  Tratto da ”Il viaggiatore e il chiaro di luna”, un romanzo del 1977 di Antal Szerb, sulla fuga di Amerigo Tot dall’Ungheria a Roma.

Pagine al livello inferiore:

Pagina al livello superiore:

Piazza Apollodoro

Pagine allo stesso livello:

Pagine correlate:  ...

Nei dintorni (per vedere i Punti di Interesse in zona, clicca su MAPPA):

In rete:  www.bari-e.it/in-attualita/la-bellezza-barese-dimenticata-dellartista-amerigo-tot/, it.wikipedia.org/wiki/Amerigo_Tot

CONDIVIDI QUESTA PAGINA:

I commenti sono chiusi.