Viale Tiziano corre parallelo a via Flaminia, dal viale delle Belle Arti a largo Cardinal Consalvi.
Viale Tiziano è ciò che resta dell’originario progetto del parco del Gran Cesare, dedicato a Napoleone, che prevedeva di trasformare via Flaminia, da piazzale Flaminio a Ponte Milvio in una grande doppia arteria alberata, da godere in passeggiata sia a piedi che a cavallo o in carrozza. Il progetto fu poi ripreso dall’amministrazione comunale a fine Ottocento e nel 1878 è iniziata la realizzazione della Passeggiata Flaminia dove ora corre viale Tiziano. Il piano regolatore del 1883 prevede qui la realizzazione di un grande Parco della Regina Margherita. Le forti pressioni sul comune da parte dei costruttori, sin da fine Ottocento quando furono realizzati i primi palazzi della via nei pressi di piazzale Flaminio (Palazzo Valli, per esempio), ha impedito la sua realizzazione.
Viale Tiziano inizia da viale delle Belle Arti.
Lato destro
Sulla destra un giardino privato che una volta era pieno di palme e bamboo e ospitava uno studio di architettura specializzato nella progettazione di giardini, e una piccola strada in salita, via Francesco Jacovacci, che si inerpica nel verde, verso la Casina del Curato e la grande villa Carrega di Lucedio, su a largo Monti Parioli.
Poi il ripido greto del Monte Parioli, con in alto i pini di villa Balestra che sia affacciano sul viale, e una parete tufacea e nello stesso tempo boscosa, costellata di cavità (Grotte in viale Tiziano) che fanno immaginare gallerie inesplorate che la leggenda vuole in collegamento, verso destra, con l’Arco Oscuro e il Tartaro, verso sinistra, con le catacombe di San Valentino a alle caverne che una volta si aprivano sulla destra di via Guidobaldo dal Monte. Anche su questo tratto del viale, c’era una pista ciclabile, ma una rovinosa frana ha costretto il Comune a recintare e chiudere l’area adiacente alla parete tufacea.
Continuando ad esplorare il lato destro di viale Tiziano, all’altezza di piazzale Manila, poco prima della confluenza con viale Maresciallo Pilsudski, si può vedere un serbatoio, vestigia di antichi insediamenti industriali e una casa, oggi profondamente rimaneggiata ma costruita sule fondamenta di un antico casale dei guardiani della sovrastate Villa Serena. A fianco al casale si diparte la salita dei Parioli una stradina chiusa da trent’anni per pericolo di crolli, oggi in fase di consolidamento ma ancora chiusa. Se la percorrerete scoprirete che, sulla sommità della collina, la strada cambia nome e diventa via Pietro Paolo Rubens, e arriva a largo Belgrado.
Tornando a viale Tiziano e arrivati a viale Maresciallo Pilsudski, con un grande sforzo di immaginazione possiamo immaginare, al posto della grande strada, uno stradello. Era l’antico vicolo della Rondinella, che da via Flaminia portava alle catacombe di San Valentino, al vicolo dell’Acqua Acetosa, al vicolo dell’Arco Oscuro e, più avanti, al vicolo dell’Imperiolo.
Lato sinistro
Ritornando a percorrere viale Tiziano da viale delle Belle Arti, troviamo sulla sinistra, tra via Flaminia e viale Tiziano, il giardino pubblico delle Belle Arti (oggi battezzato “giardino delle Crocerossine”, una volta pieno di palme (uccise dal “punteruolo rosso”) con al centro un monumento commemorativo al sacrificio dei Fratelli Archibugi caduti nel 1849 «per fermare la marcia dei Francesi» nella la strenue difesa dei garibaldini che ripiegavano verso nord dopo la caduta della Repubblica romana.
Più avanti, un edificio isolato e mai completato, costruito dall’Istituto delle Casa Popolari (il suo nome è ICP Flaminio I) e l’abside di un splendida piccola chiesetta sulla via Flaminia: Sant’Andrea del Vignola. Più avanti continuano i giardini con tre fontane circolari ed un chiosco bar oggi di moda, il Tree Bar. Caratteristica di questo giardino è quella di essere protetto sia verso la Flaminia che verso il viale dalle protezioni dei binari del tram 2, rendendolo da un lato difficilmente raggiungibile ma dall’altro estremamente tranquillo a qualsiasi ora del giorno.
L’attuale piazzale Manila è stata costruita sulla vigna Talongo, che giaceva tra vicolo della Rondinella e le pareti del Monte Parioli o Monte di San Valentino. In questa vigna, oggi corre viale Maresciallo Pilsudski, vennero alla luce le catacombe e la basilica di San Valentino.
Al civico 19 una palazzina dell’arch. De Riso. ??
- All’inizio del viale della XVII Olimpiade una vasca romana posizionata li …
Palazzo in viale Tiziano 78-80, Complesso archeologico in viale Tiziano, Palazzetto dello Sport, Stadio Flaminio, Cimitero di Ponte Milvio, Palazzo del CONI,
Viale Tiziano termina a largo Cardinal Consalvi, tra lungotevere Flaminio e lungotevere Thaon di Revel, dove Ponte Milvio permette di attraversare il Tevere.
La strada in oggetto è considerata di “grande viabilità”.
Pagine a livello inferiore:
Palazzo in viale Tiziano 78-80
Edifici in viale Tiziano
Giardino Leopoldo Tossini
Mercato dello Stadio Flaminio
Complesso archeologico in viale Tiziano
Cubo di Ceroli
Palazzina in viale Tiziano 19
Grotte di viale Tiziano
Palazzo del CONI
Pagina al livello superiore: NO
Pagine correlate:
- Pagine che parlano di questo soggetto
- Pagine Roma2pass relative allo stesso tipo di soggetto
- Pagine Roma2pass nella stessa zona
- Pagine Roma2pass relative allo stesso periodo
- MAXXI
- Auditorium
- Santa Croce al Flaminio
- ...
Nei dintorni (per vedere i Punti di Interesse in zona clicca su MAPPA):
- MAPPA della Zona Flaminio 1 (da Porta del Popolo a Belle Arti, tra il Tevere e Villa Strohl Fern)
- MAPPA della Zona Flaminio 2 (da Belle Arti a via Guido Reni, tra il Tevere e viale Tiziano)
- MAPPA della Zona Flaminio 3 (da via Guido Reni a Ponte Milvio, tra il Tevere e viale Tiziano)
- ...
In rete: