Questa palazzina in via Archimede 156-158 può essere considerata una delle prime case «moderne» costruite a Roma.
La palazzina è stata realizzata da Gino Franzi nel 1930 seguendo una matrice funzionalista che emerge dalle soluzioni distributive e dall’organizzazione delle piante che determinano un volume molto compatto e dalle linee estremamente semplici, marcato sul fronte della strada dal partito orizzontale delle logge a sua volta sottolineato dai rapporti proporzionali delle finestre prevalentemente sviluppate in lunghezza.
Il coronamento è costituito da un piano attico che con la sua articolazione, fa da contrappunto al volume principale e costituisce un elemento verticale che dà slancio e sottolinea l’assialità della composizione. E in questa soluzione si rileggono temi formali legati al razionalismo europeo.
L’edificio è alto sei piani e comprende cinque alloggi; il piano terreno è occupato dai garage e dai locali di servizio tra i quali sono comprese alcune «camere per gli autisti».
Testo tratto da “Guida all’architettura moderna. Roma. 1909-2000”, di Tullio Ostilio Rossi del …
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Bibliografia essenziale
- «Architettura», maggio 1933;
- B. Moretti, Case d'abitazione in Italia, Hoepli, Milano 1939, pp. 196-98.