La palazzina in via Archimede 185 è stata realizzata all’inizio degli anni Cinquanta, in un periodo di sperimentazione di Ugo Luccichenti.
L’edificio in questione rappresenta un’esperienza avanzata sotto l’aspetto della concezione spaziale vista la situazione degradante del terreno sul quale si adatta il fabbricato, cha scende dal livello di via Archimede a quello di via Guidubaldo del Monte.
Il palazzina presenta otto livelli tra cui un piano interrato per i garage e un piano seminterrato per l’accesso principale, che quindi è posto ad una quota leggermente inferiore rispetto alla strada. Tutti i piani, compreso l’attico e il piano delle coperture sono collegati da una scala curvilinea e da un ascensore. Lateralmente sono presenti due “pozzi di luce” coperti in sommità da dei lucernari in vetro e acciaio.
Il carattere plastico del volume viene però esaltato maggiormente sul lato lungo di Via Archimede dove ogni elemento architettonico contribuisce a conferire complessità e dinamicità al prospetto. Qui, una serie di solchi orizzontali sembrano staccare gli appartamenti sovrapposti e determinare con i parapetti un suggestivo chiaro scuro di linee, che piegandosi in senso perpendicolare alla facciata configurano dei balconi sulla strada.
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