Vigna Capponi

Vigna Capponi era una vasta proprietà che, nell’Ottocento, si estendeva sui Monti Parioli a nord di Villa Giulia, tra Villa Balestra (ad ovest) e Villa Borghese (ad est).  A nord, il confine della grande vigna era approssimativamente delimitato dal vicolo dell’Arco Oscuro e poi da un altro vicolo cha correva lungo il tracciato dell’odierna via de Notaris e poi via Mangili, fino a raggiungere il viottolo che correva lungo le muro di cinta di Villa Borghese (il cui tracciato è oggi percorso da via Aldrovandi.

La casa padronale di vigna Capponi era nel luogo dove oggi sorge la casina nobile di Villa Serena.

Siamo sul Monte Parioli. l’antico Monte di San Valentino, in una posizione dominante tutta la valle del Tevere verso nord.

Nel Cinquecento, Vigna Capponi si estendeva dalla via Flaminia fino a un diverticolo del vicolo dell’Arco Oscuro (oggi via Monti Parioli) in alto ed era confinante con la vasta proprietà dei Colonna sul terreno dell’antica Villa Poggi (oggi Villa Balestra).

Il viale privato di accesso alla villa era l’attuale via Pietro Paolo Rubens, mentre l’attuale salita dei Parioli che si inerpica tortuosa da viale Tiziano (quasi all’incrocio con viale Maresciallo Pilsudski) era una scorciatoia, interna alla proprietà, per raggiungere via Flaminia.

Ultimo esponente della famiglia fu Alessandro Gregorio Capponi (https://it.m.wikipedia.org/wiki/Alessandro_Gregorio_Capponi).

Successivamente diventa villa Cardelli e nel 1906 viene venduta ai Fossati (Villa Fossati). Con il Piano Regolatore del 1909 l’area è destinata a villini signorili ed Adele Maria Fossati incarica l’arch. Garibaldi Burba della trasformazione del casino nobile della vigna di un villino in stile neo medioevale, l’attuale Villa Serena.

Nei dintorni: Villa Lusa, Villa Centurini,

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