Monumento agli agenti di Polizia caduti nel 1968

Percorrendo via Dorando Pietri da viale Tiziano verso l’Auditorium, superato il Circolo Tennis Paolo Rosi sulla destra, all’interno di uno spiazzo ombrato da lecci in cui parcheggiano l’auto i clienti del vicino Auditorium, una piccola colonna di granito circondata da piante fiorite e da una balaustra di ferro e con una data incisa sopra, 8 giugno 1982.  E’ un piccolo e modesto ricordo del grande sacrificio compiuto da due agenti della Polizia di Stato: Franco Sammarco e Giuseppe Caretta.


E’ l’8 giugno quando l’auto del commissariato Villa Glori, con a bordo gli agenti Franco Sammarco e Giuseppe Carretta, procede al normale giro di controllo del territorio.

Passando in via Dorando Pietri, dietro lo Stadio Flaminio, gli agenti notano una macchina con tre persone a bordo e decidono di effettuare un controllo.  Sono terroristi dei Nuclei Armati Rivoluzionari che, spianando le armi, riescono a sopraffare i poliziotti.  Vogliono colpire le istituzioni e stroncano la vita dei due giovani che in quel momento le rappresentano, “giustiziandoli” senza pietà, a sangue freddo, con un colpo di pistola alla nuca.

Dopo il duplice omicidio, la Digos della Questura di Roma riuscì, in breve tempo, a individuare il gruppo di fuoco e assicurare alla giustizia gli assassini.

E’ dedicata ai due poliziotti anche una lapide all’interno del Commissariato di PS Villa Glori, dove prestavano servizio all’epoca dell’attentato terroristico.

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via Dorando Pietri

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