Villini dell’Istituto Crandon

I tre villini dell’Istituto Crandon sono in via Savoia e sono stati progettati da Pio Piacentini.

I tre villini Crandon risentono del gusto ecclettico imperante anche nell’ordinata e composta simmetria dell’impianto generale che sottolinea l’importanza del viale centrale con l’arco al piano terra.  La decorazione degli interni, probabilmente su incarico di Pio Piacentini, è affidata a Paolo Paschetto (Torre Pellice 1885 – 1963), pittore, decoratore, incisore e illustratore italiano di origini valdesi e battiste, professore di Disegno ornato sia all’Istituto di Belle Arti che al Liceo Artistico di Roma.

Nel testo “La bellezza temperata dalla severità”, Daniela Fonti, parla del lavoro di Paolo Paschetto nella decorazione dei villini Crandon.  “Un incarico più prestigioso gli venne dall’Istituto Internazionale Crandon, americano, che agli inizi del 1910 inizia la costruzione della sua nuova sede nel quartiere di nuova edificazione sull’area della Villa Albani, fuori porta Salaria.  Su progetto di Pio Piacentini, il comune approva la costruzione di un sistema di tre villini a tre piani collegati da brevi corpi porticati al piano terra.  Del lavoro di Paschetto per l’istituto restano nell’archivio dell’artista pochissimi bozzetti riferiti alla decorazione del soffitto e a un pannello con figure femminili.  Stupisce la capacità dell’artista di aderire alle richieste della committenza riferendosi consapevolmente, nello stesso tempo, a sorgenti figurative assai diverse.  Infatti il pannello con le due figure femminili richiama in modo esplicito modelli preraffaelliti, nelle movenze come nelle vesti e nelle tipiche acconciature, mentre il soffitto, che immaginiamo in boiserie, ospita riquadrature con casti motivi vegetali realizzati presumibilmente nel 1912.  Nella grazia discreta riservata dall’autore alle figure femminili del pannello, ci sembra di poter leggere un riflesso del gusto dei proprietari e anche del clima che regnava nell’istituto privato americano, severo e certo poco incline a eccessi decorativi (che del resto assai raramente contrassegnano l’arte di Paschetto): una diffidenza verso le esuberanze formali e cromatiche che ritroviamo anche nelle linee architettoniche originarie del sistema dei villini di Pio Piacentini, oggi purtroppo irriconoscibili.

Tra il 1910 e il 1924, l’artista esegue importanti interventi in edifici di culto, tra cui il Tempio Valdese di Roma, per il quale disegna le decorazioni murali e  i cartoni per le vetrate, eseguite da Cesare Picchiarini. Nel 1920, sempre con Picchiarini, realizza alcune vetrate per la Casina delle Civette.  Ai primi anni Trenta risale la sua collaborazione con Nazareno Gabrielli, a cui l’artista fornisce disegni per la decorazione degli oggetti in cuoio.  Tra il 1921 e il 1945 disegna numerose serie di francobolli e l’emblema della Repubblica Italiana.

Pagine al livello inferiore:

Pagina al livello superiore:

Via Savoia

Pagine allo stesso livello:

Pagine correlate:

Nei dintorni (per vedere i Punti di Interesse in zona clicca su MAPPA):

In rete:

 

 

CONDIVIDI QUESTA PAGINA:

I commenti sono chiusi.