via Augusto Valenziani

via Augusto Valenziani è una piccola strada del rione Sallustiano che collega via Piave a corso d’Italia.

Scriveva Silvio Negro nel 1941: “l’elenco dei Caduti per Roma sarà inciso, distribuito per epoche, sul bianco marmo delle lastre che chiudono i loculi dell’ossario: si aprirà con il nome del romano Paolo Narducci, che fu il primo caduto del ‘49, e si chiuderà con quello di un altro romano, la medaglia d’argento Augusto Valenziani, ufficiale dell’esercito italiano dopo essere stato volontario nel ‘49, primo caduto di Porta Pia. La circostanza vale anche a mettere in evidenza la larga partecipazione dell’elemento romano tra i Caduti, a sfatare una leggenda ingiusta sulla quale speculò anche la passione politica, quella che attribuiva l’iniziativa e il merito degli avvenimenti ai venuti di fuori.”.

Valenziani era nato nel 1832 e, forse come cameriere segreto, aveva fatto parte della corte papale. Giovanissimo fu impegnato nella difesa della Repubblica Romana, quindi partecipò alla III Guerra d’Indipendenza. Era luogotenente del 40° fanteria e il 20 settembre 1870, a Porta Pia, fu uno dei primi ufficiali del reggimento a superare la barricata esterna, ansioso anche di riabbracciare, dopo tanti anni, la vecchia madre.  Morì per la fucilata di uno zuavo pontifico.

Pietro Cossa gli dedicò una toccante lirica.  Il suo busto sul Gianicolo è opera dello scultore Publio Morbiducci (1920), artista romano noto per il monumento del Bersagliere a Porta Pia.

Nel 1941, la stele funeraria della sua tomba al Verano fu inserita da Giovanni Jacobucci nel Monumento a tre caduti per la liberazione di Roma 1870 che ricorda, oltre ad Augusto Valenziani, Andrea Ripa, capitano nel 12° battaglione Bersaglieri, e Cesare Bosi, capitano nel 39° Fanteria.

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