2. Nascita di Roma

Roma nasce sui colli da cui si può facilmente controllare le vie che costeggiano il Tevere e l’unico punto in cui, anche nei periodi delle piene ricorrenti, si può passare da una sponda all’altra e che mette quindi in collegamento le due rive del fiume.

Seconno er fatto storico romano / come ce riccontava la maestra / Romolo e Remo, dentro a na canestra/ vennero giù per fiume, da lontano“: così – nella versione del grande poeta romanesco Carlo Alberto Salustri, in arte Trilussa, comincia la storia delle origini di Roma. Ma perché la cesta si va a fermare proprio lì, subito dopo l’isola Tiberina. Lì in effetti il fiume si allargava e scorreva in un alveo senza profondità significative dove canne e altre pianti lacustri facevano da padrone.

Questo è l’unico punto che permette il passaggio tra le due sponde del grande fiume e che quindi connette le due antichissime strade che corrono sulla riva destra e sulla riva sinistra. Fin dall’età del Bronzo infatti due vie permettono l transumanza stagionale delle greggi e il trasporto del sale dagli stagni costieri all’entroterra e in generale il commercio tra le diverse popolazioni dal mare fino alle montagne, presenti nei territori oggi noti con il nome di Abruzzo, Umbria, Toscana.

Lungo la riva destra del Tevere corre quella che si chiamerà via Campana (in parte corrispondente all’attuale Portuense), che porta agli stagni costieri a est della foce del Tevere e, a monte, verso Veio. Lungo la riva sinistra del fiume, corre un’altra strada, su un percorso approssimativamente corrispondente a quello delle attuali via Ostiense e la via Salaria, percorsa dalla grande transumanza stagionale delle greggi di pecore, che dalle fredde terre della Sabina scendevano in pianura e al mare (vedi via Salaria Vetus).

L’area intorno al guado è al centro di diverse civiltà: gli Etruschi a nord-ovest e i Latini a sud-est e i Sabini a nord-est, oltre ai Falischi di Veio e altre tribù intorno. Un luogo magico, quindi, per i commerci e ideale per chi quei commerci avesse voluto controllarli.

In corrispondenza del guado sul grande fiume, sulla sponda sinistra ci sono dei colli, siti privilegiati lontani dai sottostanti acquitrini malsani e con una particolare orografia che permette una facile difesa. Proprio su questi piccoli rilievi, fin dal XIV secolo a.C., nascono primi insediamenti umani, villaggi la cui economia è legata alle vie di comunicazione sottostanti. Un grande emporio (una specie di caravanserraglio) è stabilmente organizzato ai piedi dei tre colli, Campidoglio, Palatino, Aventino, approssimativamente dove oggi è il Foro Boario. Tra il IX e l’VIII secolo a.C. il villaggio sul Palatino diventa preminente, anche per la sua eccezionale posizione geografica, e si organizza in città.

Nasce così Roma.

Per approfondire la leggenda sulla divinazione per la fondazione di Roma vai alla pagina Romolo e Remo.

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Romolo e Remo

La leggenda sulla divinazione sulla Nascita di Roma è fin troppo trasparente. Si stavano concludendo le Palilie, le feste che le popolazioni laziali celebravano in onore della dea Pales. Erano feste legate alla pastorizia, alla vita, all'acqua e al fuoco. Le tribù di genti, spesso nomadi, che vivevano di pastorizia e del fiume sentivano la...

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