1. Preistoria

Nella più lontana Preistoria, la formazione dell’area su cui si estende l’attuale Municipio II di Roma è completamente dominata dal Vulcano dei Colli Albani, che comincia la sua attività eruttiva 600 mila anni fa e che riempirà con i suoi detriti tutta l’area intorno.   

Sabbia, ghiaia, argilla e rocce vulcaniche formano queste colline, caratterizzate anche da grandi banchi di travertino: una roccia calcarea che si forma dalla precipitazione del carbonato di calcio in prossimità di acqua (sorgenti, cascate, bacini lacustri, ecc.).

I corsi d’acqua principali incominciano a formarsi ma sono completamente diversi da come li conosciamo oggi.  Non hanno ancora un percorso definito e, durante le piogge, esondano regolarmente.  I detriti dei vulcani, le colate di lava, le frane, inoltre, sbarrano spesso i percorsi dei fiumi.  Il livello dell’acqua sale e nascono così numerose deviazioni, trovando vie sempre nuove per raggiungere il mare.

Lava, ceneri e acqua quindi modellano completamente il territorio che si ricopre di foreste.  Successivamente, nel periodo che noi chiamiamo “preistoria”, si popola da numerose creature che oggi si potrebbero trovare soltanto in Africa.  Negli stagni e nei corsi d’acqua non è raro individuare gli ippopotami (hippopotamus amphibius) che sguazzano tra le rocce oppure si arrampicano lentamente lungo gli argini, facendo leva sulle corte e tozze zampe.  All’ombra degli alberi, si muovono gli elefanti.  In sottofondo, si sentono i suoni della foresta: i richiami dei cervi, il canto degli uccelli, il vento che soffia tra i rami degli alberi, lo scorrere furioso dell’acqua verso il mare. Nelle radure pascolano gli uri con le loro lunghe corna e sopra di loro volano i cigni, nelle loro migrazioni stagionali.

Con tempo, i corsi d’acqua incominciano a trovare un percorso stabile. Il Tevere, l’Aniene e numerosi corsi d’acqua secondari incominciano a seguire percorsi precisi da cui esondano solo nel periodo delle piogge.  E finalmente arrivano degli uomini che, probabilmente dopo essersi guardati intorno, decidono di stabilirsi qui.

Sono questi elementi a dare al territorio su cui sorgerà Roma il suo aspetto originario, oggi quasi illeggibile anche a causa degli interventi umani, in particolare tracciamenti di strade e costruzione di edifici, che hanno spianato alture e riempito valli.

Un esempio evidente di tale attitudine umana è al centro di Roma, in via dei Fori Imperiali, dove un largo percorso rettilineo (voluto nel 1932 da Mussolini con l’altisonante nome di via dell’Impero, per collegare l’antico Colosseo con l’Altare della Patria) che, per essere realizzato, ha richiesto, tra l’altro, lo spianamento della Velia, un’altura che da sempre collegava il Monte Oppio al Palatino .

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Protetto: Uri

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Protetto: Foresta pietrificata

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Protetto: Ippopotamo

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Protetto: Uomo

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Bibliografia:  La storia dei Parioli. Typimedia Editore

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