La via Salaria è l’antichissima strada che seguiva la sponda sinistra del Tevere, dagli stagni di Ostia ai territori montuosi dell’interno ed è connessa con la nascita di Roma.
Agli albori della civiltà, quella che conosciamo come via Salaria (allora non aveva nome) era un tratturo che correva lungo la sponda destra del grande fiume ( il Tevere) utilizzato anche dai mercanti per portare in Sabina e oltre il sale raccolto sulla zona costiera e per vendere merci alle popolazioni di tutti i villaggi sul suo percorso.
Venendo da nord lungo il fiume la via superava l’Aniene su un guado (sito in corrispondenza dell’attuale ponte Salario), passava per l’antica città di Antemnae e arrivava alle mura di Roma (Mura Serviane) su un percorso totalmente diverso dall’attuale.
Con la decadenza di Antemnae, non ci fu più ragione di attraversarla e il percorso della via Salaria diventa più diretto, con una ripida salita che dal livello dell’Aniene arriva nell’area in cui oggi sorge il Convento delle suoredi Priscilla e, seguendo il percorso dell’attuale via Salaria, allora ricco di monumenti funerari (e poi catacombe), arrivava a Porta Collina.
Il nuovo tracciato fu chiamato Salaria Nova: una strada che, da Ponte Salario alle mura corrisponde alla attuale via Salaria. Il vecchio tracciato della via prima fu chiamato Salaria Vetus, poi perse il suo antico nome e si frazionò in sentieri di accesso alle proprietà sparse sulle alture genericamente definite Monti Parioli.
Con la decadenza di Roma e la costruzione delle Mura Aureliane, nasce Porta Salaria (in corrispondenza dell’attuale piazza Fiume). Per il percorso “Vetus” fu aperto sulle Mura solo una piccola “posterula” di attraversamento, che divenne nel 403 d.С., ingrandita e fortificata, Porta Pinciana.
… da continuare …
Immagini: Notturno sulla Salaria di Giovanni Stradone,
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Parco Margherita
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