Tor di Quinto

Tor di Quinto è oggi un piccolo borgo nel Municipio XV, sorto intorno a una antica torre che sorge su un montarozzo tra viale di Tor di Quinto e via Flaminia, raggiungibile da una piccola strada: via Federico Caprilli.  Nell’edificio più antico del borghetto si possono organizzare ricevimenti.  Con questo nome si è sempre inteso tutto il territorio pianeggiante tra la torretta e il Tevere.

Nel medio evo Tor di Quinto è una torretta della domusculta (1) di San Leucio.   La “domusculta” era una grande azienda agricola diffusa tra i secoli VII e X nei feudi e nei patrimoni terrieri monastici.

L’edificio più antico al tempo di Adriano I (772-795) era una torre di avvistamento realizzata su un’altura alla riva destra del Tevere, con lo scopo di controllare sia l’ansa del fiume che la via Flaminia.  La torre, infatti, poteva fare segnalazioni semaforiche in direzione di Ponte Milvio e quindi dare l’allarme in caso di minaccia.

Qualcuno racconta che il nome “torre di quinto”  farebbe riferimento alla distanza di 5 miglia dalla Porta Ratumena, una antica e misteriosa porta sotto il Campidoglio, da cui aveva origine la via consolare.  Il caso sembra così risolto. ma la distanza dalla Porta Ratumena alla torre di avvistamento non è di cinque miglia.  E allora?

In realtà, nel 1875, l’architetto Giacomo Boni coordina degli scavi archeologici dell’area di Tor di Quinto, vicino al luogo dove oggi sorge il poligono di tiro, e lavora su un grande mausoleo costituito da una grande base rettangolare in muratura, sormontata da due tamburi di cui uno ancora in buono stato.  Temendo che i pochi frammenti marmorei ancora rimasti sul tamburo meglio conservato, potessero essere asportati e venduti sul mercato illegale, Boni ne propose l’acquisto al conte Blanc che stava realizzando la sua residenza sulla via Nomentana: villa Blanc.  Il conte accettò e il Boni curò la ricostruzione all’interno della villa della torre meglio confermata.

Oggi il mausoleo di Tor di Quinto, in laterizio, con alcune parti della superfice in travertino ma senza alcuna decorazione o rivestimento, è ben visibile sulla via Nomentana all’esterno del muro di cinta di Villa Blanc perchè l’allargamento della via i confini della villa sono arretrati in modo significativo.  A pensarci bene è proprio curioso che il mausoleo che ha dato il nome al grande viale Tor di Quinto sia sulla via Nomentana.

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Viale di Tor di Quinto

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In rete:

  • http://it.wikipedia.org/wiki/Tor_di_Quinto
  • https://www.vignaclarablog.it/2018090780404/viale-tor-di-quinto-sapete-perche-si-chiama-cosi/
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