Palazzo del Ragno

Il Palazzo del Ragno è stato realizzato dall’architetto Gino Coppedè nel 1920, in piazza Mincio 4, tra via Tanaro e via Brenta, al centro del quartiere Coppedè.

Il suo nome è dovuto dalla decorazione sul portone d’ingresso principale che rappresenta un ragno al centro della sua tela, entrambi dorati su fondo nero. Tutto il palazzo sembra inneggiare all’operosità dal ragno e al lavoro dell’architetto. La facciata è caratterizzata da archi sormontati da un faccione di chiara ispirazione assiro-babilonese.

Il palazzo è costituito da quattro piani con una torretta. Al terzo livello vi è un balconcino con loggia. Sopra di esso vi è un dipinto color ocra e nero raffigurante un cavaliere tra due grifoni sormontato dalla scritta LABOR. Sul prospetto di via Tanaro, rispettivamente sul lato destro e sinistro, vi è effigiato il motto MAIORUM EXEMPLA OSTENDO / ARTIS PRAECEPTA RECENTIS: mostro gli esempi degli antichi come regole dell’arte moderna.

Qui abitato Guido Gonella ministro democristiano.

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