Nel quartiere Coppedè c’è un edificio tra via Aterno, piazza Mincio, via Brenta e via Olona che sembra costituito da quattro villini uniti insieme. Per il suo aspetto l’edificio richiama costruzioni fiabesche ed è stato chiamato Villino delle Fate o, al plurale, Villini delle Fate.
I Villini delle Fate hanno l’accesso in via Aterno 4, piazza Mincio 3, via Brenta 7-11.
Il lato di via Aterno presenta sul lato sinistro una partizione a fasce orizzontali: nella zona bassa presso il primo piano vi è una decorazione geometrica, mentre al secondo piano vi è un dipinto con figure umane nelle bifore che richiama i disegni di personaggi famosi della Villa Carducci alla Legnaia di Andrea del Castagno.
Le figure sono: una donna togata, una donna con peplo, una donna con vestiti all’antica, un uomo con barba, armatura ed una scimitarra ed un uomo con spada e cappello. Fra i materiali utilizzati abbiamo marmo, laterizi, travertino, terracotta, vetro, e legno e ferro battuto per il cancello. Particolarissime sono le facciate esterne, finemente realizzate, che in alcuni punti quasi sembrano esse essere tessute in seta e ricami d’oro. Il prospetto su questa via è composto da più corpi aggettanti.
Il primo corpo a sinistra consta di una quadrifora tra i ritratti di Petrarca e Dante. Una firma con data 1954 si riferisce a un restauro. Al piano rialzato vi è una finestra con due colonnette un dipinto con festone e putti ed una decorazione a rilievo rappresentante un’ape.
Il secondo corpo consta di una serie di tre finestre separate da piccole colonne. Al secondo piano vi è un dipinto rappresentante Firenze con la scritta «FIORENZA BELLA». In un angolo vi è una decorazione di un personaggio a cavallo. Il piano consta di un grande arco con dei rilievi di api e degli stemmi. Sotto la loggia vi è una decorazione con un falconiere ed un falcone.
Il terzo corpo costa di una torretta con festoni e putti. Sotto una bifora vi è un orologio con motivi zodiacali. In basso vi è uno stemma con un biscione. Al secondo piano vi è un dipinto con una scena di una processione con monache e frati francescani. All’angolo vi è una scala d’accesso con loggiato. Nel loggiato vi è una decorazione con angeli.
Il lato di via Brenta è composto da tre corpi aggettanti. Il primo a sinistra consta di una torretta in cui, al secondo piano vi sono delle decorazioni raffiguranti il leone alato di San Marco e l’aquila di San Giovanni. Sotto l’aquila vi è una decorazione rappresentante una processione, mentre sotto il leone vi è rappresentato un veliero. Completa la facciata una nuova decorazione con festoni e puttini. Il secondo corpo consta di una piccola loggia con decorazioni floreali, due arconi con dei rilievi raffiguranti delle api e l’uva sull’archivolto, degli stemmi e piccole foglie all’interno ed un finto graffito rappresentante due angioletti. Il terzo consta di decorazioni di putti in alto. Nel piano centrale vi è un balconcino con una decorazione rappresentante la lupa con Romolo e Remo. Il piano in basso consta di decorazioni raffiguranti dei putti e delle foglie stilizzate.
Sul prospetto di via Olona vi è una raffigurazione dell’albero della vita. Al centro vi è un dipinto raffigurante una meridiana. Tra le altre decorazioni vi è una rappresentazione di una scena di una battaglia con la scritta «DOMUS PACIS» e altre scritte «DOMINO LAETITIA PRAEBEO» e «E PETRA FIRMITAS / EX ARTE VENUSTAS» e una colombaia sotto l’angolo del tetto a capanna.
Nei dintorni: Fontana delle Rane, Palazzo degli Ambasciatori, Palazzo del ragno, Villani delle Fata, via Tagliamento, Clinica Mater Dei,
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