Sepolture lungo la Flaminia

Come tutte le strade romane, la via Flaminia era fiancheggiata da sepolcri di cui il più noto era il grande mausoleo dei Domizi, la famiglia di Nerone, ricoperto da marmi pregiati, che sorgeva dove ora è Santa Maria del Popolo. Allora le mura aureliane non erano ancora state costruite.

Audioguida (voce di Margherita Di Rauso) https://drive.google.com/file/d/0B-8gCSTyRxtsMno2UUhBU2pUZ1k/edit?usp=sharing

Come tutte le strade romane, la via Flaminia era fiancheggiata da sepolcri. In particolare qui la strada era fiancheggiata da grandi mausolei ricoperti da marmi pregiati, come il sepolcro dei Domizi, la famiglia di Nerone, che sorgeva dove ora è Santa Maria del Popolo e le due grandi piramidi (immaginatele simili a quella di Caio Cestio, fuori Porta Ostiense) che sorgevano ai lati della via Lata (l’attuale Corso) dove ora sono le chiese gemelle di piazza del Popolo. Da una di queste strutture proveniva il nome con cui lo slargo interno alle mura, l’attuale piazza del Popolo, era chiamata nel Medioevo: Piazza del Trullo.

Lungo questa strada costruisce la propria tomba Augusto, a meno di un chilometro da qui, un grande complesso costituito da un grande Mausoleo, dalla meridiana centrata sull’obelisco oggi a piazza Montecitorio e dalla Ara Pacis approssimativamente dove oggi è piazza San Lorenzo in Lucina.

Molte antiche strutture funerarie in laterizio erano ancora visibili quando, a fine ottocento, si iniziò a costruire i palazzi del quartiere Flaminio. Molte vennero alla luce nel corso degli scavi per ampliamento della carreggiata e la realizzazione delle fondamenta degli primi edifici. Ma molto poco è quello che rimane: tutte queste tracce infatti, una volta ritrovate, vennero costantemente distrutte o ricoperte.

Una traccia significativa di queste tombe monumentali, che è riuscita casualmente ad arrivare fino a noi, è costituita dai bassorilievi della tomba di Elio Gutta Calpurniano. Tombe sono state trovate anche nel 1980 nella posa delle rotaie della linea 2 lungo la via Flaminia e un grande mausoleo a tamburo è parzialmente visibile nel giardino dello Studio Fortuny (l’attuale Accademia Filarmonica): il sepolcro di Lucio Aufidio

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Sepolture lungo la Flaminia dal 1870

Questa pagina costituisce un approfondimento della pagina Sepolture lungo la Flaminia e delinea i ritrovamenti degli edifici sepolcrali lungo la via Flaminia avvenuti con i lavori di sviluppo urbanistico conseguente all'arrivo degli italiani a Roma, a partire dal 1870. Continue reading →

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