Colombario di Vigna Amici

Nel parco di Villa Grazioli, sulla via Salaria, nell’area della vecchia Vigna Amici, c’è un ipogeo chiamato il Colombario di Vigna Amici, scoperto intorno al 1905.

Il Colombario era una tomba pagana, a pianta quadrangolare, e ciascuna parete presenta tre file di tre nicchie in cui erano messi i corpi dei defunti. 

Intorno a questo ambiente, i cristiani scavarono le gallerie di una catacomba e cambiarono la fisionomia decorativa del colombario: accanto alle nicchie per le olle trovarono posto pitture con motivi dell’iconografia cristiana tra cui un’ascensione al cielo del profeta Elia che, sopra una quadriga, lascia il suo mantello al profeta Eliseo.

Purtroppo dopo il Seroux d’Angicourt, che eseguì un rilievo sia delle nicchie con le iscrizioni che delle pitture parietali e del soffitto, nessuno poté più accedere a questo colombario.

Nella catacomba, invece, si entra attraverso un cunicolo orientato nord-sud, largo non più di 80 cm, e sul quale si affacciano, fronteggiandosi tra di loro, due ambienti : quello sulla sinistra è ostruito dal terreno, mentre quello di destra è occupato da una struttura di cui non si può determinare la funzione. Questo braccio si immette in un’altra galleria, di 2 metri per 7 metri, che si estende in senso est-ovest.

Oltrepassati gli ingressi di due diramazioni, che si trovano in posizione speculare ma non sono accessibili a causa della terra che li riempie, si arriva ad un vano rettangolare (3 metri per 2), spostato rispetto all’asse della galleria, essendo orientato nord-ovest / sud-est, e nelle cui pareti meridionale e orientale sono scavate due nicchie rettangolari, forse due arcosoli.

Da questo ambiente si passa, attraversando un breve corridoio largo 90 cm, ad un‘altra stanza, di forma trapezoidale, in ognuno dei quattro lati della quale si ape l’accesso ad altrettanti cunicoli del cimitero. Nell’angolo nord occidentale di questo ambiente si trova una struttura rettangolare addossata alla parete, forse un altare per la celebrazione dei riti funebri.

Dal 1823, quando la Vigna Amici fu comprata dai Grazioli, nessuno è più potuto scendere per studiare questo colombario e  si è persa ogni traccia della sua posizione.

Nel 1951, durante lo scavo di un pozzo esplorativo per le fondazioni di alcuni edifici sulla via Yser, a 8 metri di profondità, si individuò un tratto di gallerie cimiteriali con alcuni ordini di loculi nelle pareti, gallerie che potrebbero essere in relazione con questo cimitero anonimo.

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Bibliografia:  La storia dei Parioli. Typimedia editore. pag 41

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