L’Auditorium Parco della Musica di Roma, inaugurato nel 2001, si trova in viale Pietro De Coubertin 10, tra viale Maresciallo Pilsudski, Villa Glori, il Villaggio Olimpico ed il viadotto di corso Francia. E’ stato realizzato su progetto di Renzo Piano per dotare Roma di un moderno auditorium. E’ gestito dalla Fondazione Musica per Roma.
Colpisce dell’Auditorium la particolare tipologia del complesso e la sua originale conformazione architettonica articolata in tre singoli corpi disposti attorno alla cavea per gli spettacoli all’aperto: tre “casse armoniche” che sembrano volare sopra un mare di vegetazione. Ogni corpo accoglie concerti di diverso genere musicale. Tutta la struttura poggia su di un podio artificiale circondato da un ampio spazio verde di 30.000 mq, , dove sono stati piantati 400 alberi, che richiama il verde intorno: Villa Glori, il Villaggio Olimpico, Monte Parioli.
All’ingresso di via Pietro De Coubertin troviamo sul lato destro la pensilina dell’edificio nord e sul lato sinistro un percorso in salita verso il parco. Se procediamo dritti abbiamo a destra un accogliente punto di ristoro, il centro di informazione sulle sale e sulle rappresentazioni musicali e la biglietteria. In fondo vediamo la Cavea, centro del complesso architettonico.
La Cavea ha la forma di un grande emiciclo e si divide in due parti, una inferiore, da cui si accede alle varie attività dell’Auditorium e in particolare al foyer d’ingresso, e una superiore, strutturata a gradoni sino al livello del parco. È teatro all’aperto per un pubblico di 3000 persone, ma anche piazza: ciò la rende il centro nevralgico dell’intero complesso.
Dalla cavea si raggiunge il foyer, che si presenta come uno spazio urbano a tutti gli effetti, in virtù della complessità e varietà delle funzioni presenti e della loro distribuzione. È servito da un percorso anulare, che dalla reception dell’edificio nord porta al bar collegato attraverso un patio esterno al parco. Da questo percorso si diramano radialmente le distribuzioni principali verso la sala di rappresentanza, la sala stampa, i resti dell’antica villa romana emersa durante gli scavi,e le aree destinate all’esposizione dei ritrovamenti archeologici e degli strumenti musicali, i guardaroba e le scale di ingresso alle tre sale per la musica.
Le tre sale, che hanno la sembianza di tre grandi scarabei, sono concepite come altrettante casse “armoniche” e sono realizzate in legno lamellare per assicurare la migliore qualità acustica: la grande è in direzione di Villa Glori, la media al centro verso le alture dei Parioli, la più piccola a nord, verso il viadotto di Corso Francia. In tutte e tre le sale è possibile modificare l’acustica con speciali apparecchiature, così da adattarla perfettamente alle diverse esigenze che ogni genere musicale richiede. Tra le prime due sono visibili i resti della Villa Romana dell’Auditorium,
La sala grande Santa Cecilia ha 2.700 posti e nasce per la musica sinfonica per grande orchestra ed eventualmente per un grande coro, ma può anche ospitare differenti performance musicali come l’opera concertata, la musica sacra, la musica da camera, la musica contemporanea.
La sala media è la Sala Sinopoli intitolata a Giuseppe Sinopoli (1946–2001), direttore d’orchestra, compositore e saggista italiano. La sala ha 1.200 posti e si presta ad accogliere prevalentemente musica sinfonica e musica da camera. Il volume della sala può essere modificato, variando le dimensioni reciproche dello stage, del coro, dell’orchestra e delle postazioni del pubblico, consentendo anche una disposizione particolare per il balletto.
La sala piccola è la Sala Petrassi dedicata a Giacomo Petrassi (1904-2003), musicista e compositore italiano. La sala ha una capienza di 700 posti e funziona come workshop estremamente flessibile nella disposizione del pubblico e dei musicisti. È ideale, quindi, per eseguirvi musica sperimentale. Introducendo elementi ad assorbimento acustico variabile, inoltre, è possibile modificare il tempo della riverberazione e ottenere anche una variabilità dei parametri acustici.
L’Edificio nord è disposto su due livelli e ospita alcune attività complementari: un negozio di musica, un ristorante, un mercato dei fiori. Sul patio interno si affaccia anche il bar, che, oltre a funzionare come servizio di ristoro per l’Auditorium e per i visitatori, diviene una piccola piazza coperta. Sul lato est si trova il secondo ingresso, dove trovano spazio una biblioteca multimediale dedicata alla musica e una nastroteca che funziona come banca dati di tutti gli avvenimenti musicali dell’Auditorium, come archivio e come luogo di studio e ricerca musicale.
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Museo degli Strumenti Musicali
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- Cronologia, A
- ccademia di Santa Cecilia,
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