Muro Torto

Il cosiddetto Muro Torto è quel tratto delle mura Aureliane costruito sulle ripida parete tufacea del Pincio, inclinata pericolosamente su una curva ad angolo retto del viale del Muro Torto.

 

Poco più avanti su una brusca curva a sinistra il vero e proprio muro torto, un tratto di mura crollato sia dal tempo della sua costruzione, con alti contrafforti alzati come gigantesche dita ad impedirne il crollo. A vederlo da sotto, risalendo dal Tevere verso il Muro Torto fa un po’ paura, ma possiamo stare tranquilli, finché esisterà Roma il muro non crollerà: lo protegge San Pietro (vedi La legenda del Muro torto).

Nel 1100, mille anni dopo la morte di Nerone, papa Pasquale II fa tagliare il tetro pioppo che era cresciuto sui ruderi dell’antico mausoleo ed era sempre pieno di corvi ritenuti demoni richiamati dai crimini di Nerone, esorcizza il luogo e fa costruire la chiesa Santa Maria, che tutti chiamarono subito Santa Maria del Popolo, cioè del pioppo (dal latino populus). Ma la maledizione del luogo continua: fuori queste mura, verso il Muro Torto, c’è stato per secoli il cimitero delle donne di malaffare, dei ladri, vagabondi e di tutti coloro che non essendosi pentiti prima di morire non potevano essere sepolti in terra consacrata.

Si racconta che di notte loro spiriti vagassero inquieti e rancorosi, chiamando i disperati che passavano dalle parti del Pincio per convincerli a gettarsi di sotto e, in alto sulle mura, si possono vedete le reti messe dal Comune per evitare gesti insani da parte di aspiranti suicidi. Qui fu sepolta la mummia romana scoperta nel 1450, che qualcune dissse fosse Tullia la figlia di Cicerone. Sempre al Muro Torto, furono sepolti i carbonari Targhini e Montanari, decapitati nel 1825 in Piazza del Popolo durante il pontificato di papa Leone XIII. Una leggenda vuole che i loro fantasmi, ogni notte vaghino sotto le Mura con la testa sotto il braccio e che diano i numeri del lotto ai coraggiosi che riescano a sostenere il loro sguardo. Lapide di Benedetto XIV sulle mura vicino a Porta del Popolo (da fare). Nei secoli scorsi, lungo le mura correva il vicolo del Muro Torto da cui, in corrispondenza della curva sita il muro franato, partiva vicolo delle Tre Madonne, che attraversava l’attuale villa Borghese fino ad arrivare a Valle Giulia e risalire sulla collina lungo l’attuale via Ulisse Aldrovandi.

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Protetto: Il campo delle anime perse

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Mummia romana

Nel 1485 a Roma, durante dei lavori sulla via Appia, è trovata un antica tomba romana intatta, risalente al I secolo a.C., quindi ai tempi di Cesare e Cicerone. Continue reading →

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La leggenda del Muro Torto

Il nome Muro Torto che diamo da secoli a questo tratto di mura a monte di Porta del Popolo viene da quel punto, a duecento metri da qui, in cui le mura aureliane costruite sulla parete tufacea del Pincio disegnano un angolo di novanta gradi. Continue reading →

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Una sosta al Muro Torto

Sul far della sera l'intenso traffico sulla strada di scorrimento veloce che costeggia le mura imperiali tra Porta Pinciana e Porta Flaminia, realizzata nel 1910, ci costringe dapprima a rallentare, poi l'auto resta completamente immobile per qualche tempo nel bel mezzo del viale del Muro Torto. Continue reading →

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Viale del Muro Torto

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