Il Pincio è il parco pubblico, sul colle sovrastante piazza del Popolo, che oggi fa parte del grande parco di Villa Borghese. Il Pincio si estende sul territorio interno alle Mura Aureliane e fa parte del rione Campo Marzio.
Il Pincio è il primo parco pubblico creato a Roma dal papa per offrire a tutti i cittadini un’area di verde. E’ situato su uno sperone naturale tra le Mura Aureliane, nel tratto caratterizzato dal Muro Torto, e il ripido versante verso Campo Marzio (sovrastante via Margutta). Nel terzo lato è delimitato da Villa Medici.
Oggi un ponte, superando viale del Muro Torto, collega Villa Borghese (nel Municipio II, fuori le Mura Aureliane) ai giardini del Pincio (dentro le mura); il ponte fu realizzato solo dopo l’acquisto da parte del re d’Italia della villa e la sua destinazione a parco pubblico.
Entrando nel Pincio dal ponte e seguendo il primo viale a destra, si incontra un orologio in legno con un meccanismo mosso dall’acqua (i romani scherzano anche sul nome dell’autore, padre Embriaco, che nel locale dialetto corrisponde a “ubriaco”). A sinistra, verso il muro di cinta di Villa Medici, si può vedere l’antico Chalet Svizzero, oggi malridotto, in cui si possono affittare delle biciclette per fare il giro di Villa Borghese.
Il breve viale allineato al ponte porta all’obelisco del Pincio, lascia a sinistra la Casina Valadier e porta a piazzale Napoleone, uno dei luoghi più suggestivi della città, con una spettacolare vista su Roma. Qui una lunga balconata si affaccia su piazza del Popolo; subito al di là dell’alto obelisco egiziano al centro di piazza del popolo, al di là della piazza stessa, un rettilineo attraversa il Tevere e corre per quasi 2 km. verso il Vaticano, dove la cupola di San Pietro sovrasta ogni altro edificio cittadino.
Sulla sinistra, l’orizzonte è affollato di cupole appartenenti alle molte chiese del quartiere; a destra, in lontananza, si leva alta l’antenna della RAI che segna la sommità di Monte Mario. Nella bella stagione e nelle giornate assolate d’inverno, romani e turisti vanno lassù a prendersi un caffè e a godersi il panorama. Una volta, su piazza Napoleone I, c’era il teatro dei Burattini, negli anni Settanta emigrato al Gianicolo.
Oggi è il Pincio è raggiungibile in auto da Trinità dei Monti, ma le macchine non possono circolare nei viali. Prima del 1960 e della realizzazione dei sottovia di corso d’Italia, il Pincio era raggiungibile con il tram che fermava su viale del Muro Torto e prendendo l’Ascensore del Pincio ricavato all’interno di un torrione delle Mura, oggi non più funzionante (anche perché non c’è più il tramvai) ma ancora visibile.
Una delle curiosità da segnalare è la presenza, tra i viali del parco, dei busti di oltre 200 italiani illustri di tutti i tempi (i Busti del Pincio).
Pagine al livello inferiore:
Ville del Pincio
Tordi al Pincio
Casina Valadier
Colonne rostrate del Pincio
viale dell’Obelisco
Mostra della Nuova Acqua Vergine al Pincio
Chalet Svizzero
Monumento a Enrico Toti
Fontana della Ciociara
Storia del Pincio
Busti del Pincio
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Nei dintorni (clicca su MAPPA per vedere i Punti di Interesse):
In rete:
- www.romaierioggi.it/pincio-1937-willem-van-de-poll-8-foto/
- www.annazelli.com/colle-del-pincio-collis-hortolorum-colli-e-monti-di-roma.htm
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Bibliografia essenziale: ...