Scipione Borghese

Scipione Borghese (1576-1633) è stato uno dei più grandi signori della Roma del primo Seicento. Grande mecenate (è lui che scopre e protegge il Bernini) che dedica i suoi ingenti redditi a costruzioni di nuovi edifici (a partire da Villa Borghese), rifacimenti di edifici antichi e alla raccolta di opere d’arte.

Scipione Borghese è figlio di Francesco Caffarelli.  A causa delle difficoltà economiche del padre, la sua educazione è pagata dallo zio materno, il cardinale Camillo Borghese.  Quando Camillo è eletto nel 1605 con il nome di papa Paolo V, Scipione è adottato, acquisendo così il diritto di usare il nome e l’arme della famiglia Borghese.  Grazie al munifico zio, Scipione studia al Collegio Romano ed è elevato al rango di cardinale.

Con le classiche modalità del nepotismo diffuso nell’epoca, il cardinale Borghese ha un enorme potere come segretario del Papa, capo della Curia romana e titolare di una lunga serie di sinecure. Accumula enormi ricchezze a nome proprio e del Papa, tramite tasse e imposte papali, e acquisisce grandi proprietà per se e per la famiglia Borghese.

Scipione Borghese si afferma subito come uno dei più importanti mecenati e collezionisti del primo Seicento. Collezionista di gusto eclettico, raccoglie opere di Federico Barocci, Cavalier d’Arpino, Cigoli, Giovanni Lanfranco, Caravaggio, Domenichino, Dosso Dossi, Passignano, Raffaello, Tiziano, Paolo Veronese e Gian Lorenzo Bernini, autore di un famoso busto ritratto del Cardinale oggi alla Galleria Borghese.

Nel 1605, acquisisce il palazzo del cardinale spagnolo Pedro de Deza Manuel, iniziato dal Vignola tra il 1560 e il 1565 e proseguito da Martino Longhi il Vecchio, e ne affida il completamento e l’ammodernamento a Flaminio Ponzio (Palazzo Borghese), che realizza una lunga facciata ed un cortile a duplice colonnato. Il palazzo diviene residenza della famiglia ed è oggi noto come Palazzo Borghese.

Nel 1606 inizia la realizzazione di Villa Borghese (vedi Villa Borghese nel Seicento). Il casino nobile della villa è oggi la Galleria Borghese sede di ciò che rimane della sua collezione, venduta in parte nell’Ottocento da Camillo Borghese al cognato Napoleone Bonaparte.

Per sé il cardinale fa costruire un palazzo sul Quirinale, a due passi dalle residenza papale, quello che noi oggi conosciamo come Palazzo Rospigliosi. La costruzione è affidata a Flaminio Ponzio nel 1605, al quale succedette Carlo Maderno, mentre Giovanni Vasanzio realizza tra il 1611 e il 1616 il giardino con gli annessi tre Casini: il primo decorato da Antonio Tempesta, Paul Bril, Cherubino Alberti, il Passignano, Giovanni Baglione e in larga parte Guido Reni, il secondo, detto Casino delle Muse, è decorato da Agostino Tassi e Orazio Gentileschi, mentre il terzo casino oggi distrutto è decorato da Ludovico Cigoli.

Scipione Caffarelli-Borghese alla morte del papa si trasferisce nel suo palazzo romano (Palazzo Borghese) dove muore nel 1633 , all’età di 56 anni.  La sua salma è tumulata nella Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma.

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Villa Borghese 1 La villa del cardinale

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