Case romane di Totò

Questa pagina offre delle informazioni e aneddoti sulle residenze romane di Antonio de Curtis (Napoli 1898 – Roma 1967), in arte Totò, tutte nel quartiere Pinciano.
La prima abitazione romana di Totò è una stanza d’affitto nel villino in viale dei Parioli 13.

Poi si sposa e va ad abitare nella palazzina Giammarusti, in viale Bruno Buozzi 98, con la moglie Diana Rogliani e la figlia Liliana.

Qualche anno dopo va ad abitare nella Palazzina Intrigila, in viale dei Parioli 41, nell’appartamento oggi sede dell’ambasciata del Costarica. Scendendo dalle scale del condominio, era solito elargire monete, come da un palcoscenico, ai postulanti che lo attendevano.

Trasloca in seguito nella palazzina chiamata la Casa del Girasole sempre in viale Bruno Buozzi .

L’ultima sua abitazione è stata in via dei Monti Parioli 4.  Era con lui Franca Faldini, l’attrice dagli occhi verdi che gli è accanto per circa un quindicennio.  L’autista l’aspettava giù in strada per accompagnarlo sul set.  Intorno a lui c’era sempre uno stuolo di mendicanti che aspettavano il “principe”.  Quando scendeva infatti Totò non mancava mai di distribuire un elemosina a tutti.

Totò muore un giorno del 1967 alle 3:30 del mattino, l’ora in cui era solito andarsene a dormire. Quella sera aveva confessato al suo autista Carlo Cafiero: «Cafiè, stasera mi sento una vera schifezza». I funerali furono celebrati prima nella parrocchia di Sant’Eugenio e poi ripetuti a Napoli dove la sua salma riposa nella tomba di famiglia.

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