Parioli o Pinciano?

Spesso anche chi ci abita si chiede: sono nel quartiere Parioli o nel quartiere Pinciano?  La domanda non è peregrina né ingenua ma nasce da una contraddizione che connota sin dalla loro nascita questi due quartieri del Municipio II di Roma.

L’area fuori le Mura Aureliane a nord di Roma, tra la via Flaminia e la via Salaria, è caratterizzata da una specie di altopiano pianeggiante, appena fuori le mura tra porta Salaria e porta Pinciana, che poi scende verso i terreni pianeggianti lungo il corso del Tevere.  Questa area, che fino a cent’anni fa era ricca di vigne e di frutteti e punteggiata di casali e residenze estive di famiglie romane, è stata per secoli chiamata Parioli (vedi origine del nome Parioli).

Con il Piano Regolatore del 1909, il primo che prevede e regola l’espansione di Roma fuori le Mura Aureliane, nascono i quartieri, che saranno poi istituiti formalmente nel 1926, individuando l’area di ciascuno di essi anche sulla base di una serie di criteri e del tracciato delle strade consolari.

Il settore tra la via Flaminia e la via Salaria è troppo grande per essere un unico quartiere e la commissione incaricata divide questa area in due quartieri, utilizzando come separazione l’asse costituito da viale Liegi, piazza Ungheria, viale dei Parioli, viale Maresciallo Pilsudski: separando così la parte più vicina alla città, in cui allora sta iniziando l’urbanizzazione, e la parte al di là di queste strade, in cui non ce n’erano ancora tracce.

Fu una decisione degli estensori del piano, quindi, quella di connotare con il nome di Pinciano la prima parte appena fuori le mura (anche se il Pincio non fa parte del Municipio) e lasciare il vecchio nome di Parioli a quella più lontana.  Quindi oggi non è Parioli, bensì Pinciano l’area in cui le costruzioni sono più antiche e che comprende anche Villa Borghese, mentre rientra nei Parioli tutta la parte di questo settore più vicina al fiume.

A questo punto la risposta alla domanda iniziale è facile.  Se siamo tra le mura e l’asse viario sopra descritto (che, ricordiamoci, passa per piazza Ungheria), siamo nel quartiere Pinciano. Se siamo al di là, siamo nel quartiere Parioli.

Ma c’è anche un modo più immediato per rispondere.  Basta guardare la targa della strada o piazza che ci interessa.  Se, oltre al nome leggete Q.III siete nel Pinciano, se invece leggete Q.II siete nel quartiere Parioli.

Concludiamo facendo notare che, anche se la divisione in quartieri è ancora forte nell’immaginario di tutti noi, è stata resa completamente obsoleta dall’introduzione dei Municipi.  L’unica rilevanza che i vecchi quartieri hanno oggi sulla nostra vita è costituita dal permesso di sosta che tutti abbiamo nella nostra auto. Le attuali zone di sosta gratuita per i residenti, infatti, sono state fondamentalmente tracciate sui confini dei vecchi quartieri.

Per saperne di più, continua a leggere. 

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Alture e valli dei Parioli

Dimenticando un attimo i confini del quartiere Pinciano e quelli del quartiere Parioli, i cosiddetti "Parioli" si sviluppano su tre alture: a ovest, Monti Parioli, l'antico mons Sancti Valentini, così denominato dalle omonime catacombe che lo perforano profondamente, un altura percorsa da via dei Monti Parioli e coronata, verso il Tevere e via Flaminia, dai...

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Quartiere Pinciano

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