Crollo papale a Sant’Agnese

Il 12 aprile 1855, papa Pio IX si reca in visita alle catacombe di Sant’ Alessandro sulla via Nomentana, da poco aperte  Deve porre la prima pietra in vista dei restauri al complesso che celebra il santo vittima della persecuzione di Diocleziano.   

Il viaggio dal Quirinale è lungo, ma ne vale la pena!  Lo accompagnano i cardinali Antonelli, Patrizi, D’Andrea, Marini, Schwarzenberg e il Patriarca di Lisbona.  Sono con loro anche il Generale in capo dell’esercito francese, un generale austriaco e altre autorità religiose e civili.

Terminate le cerimonie, il papa riparte in carrozza per andare a pranzo nella basilica di Sant’Agnese fuori le mura.  L’udienza è organizzata nella grande sala nella canonica, che si affaccia sul cortile adiacente a via Nomentana, per incontrare gli alunni del collegio urbano di Propaganda Fide.

A un certo punto, senza alcun segno premonitore, il pavimento della sala crolla, facendo rovinosamente precipitare al piano sottostante il Papa e altre 130 persone.

Nemmeno un morto.  Solo pochi feriti e nessuno in maniera grave.  Il Papa rialzandosi parla di un “solenne miracolo”.

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Sant’Agnese

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