Villa Sannesi si trovava lungo la via Flaminia, sul lato sinistro approssimativamente dalle attuali via Beccaria (ponte Nenni) e l’attuale Palazzo Marina (ponte Matteotti). Successivamente la proprietà prese il nome di Villa Cavalieri.
I Sannesio (o Sannesi- Sannesia), cavalieri di Belforte del Chienti (Macerata), sono una nobile famiglia romana di origine marchigiana che nel Seicento si trasferisce a Roma. Lo stemma del casato raffigura un albero con davanti un cane che guarda verso una stella. simbolo della fedeltà dei Sannesi verso i loro protettori. Clemente ebbe un figlio di nome Francesco.
La famiglia ebbe come residenza romana il secentesco Palazzo Maffei Marescotti oggi sede del Vicariato. Due erano le residenze estive della famiglia: la villa sul Monte di Santo Spirito (l’altura tra il Gianicolo e il Vaticano) con dipinti di Giovanni Lanfranco, e Villa Sannesi realizzata nei primi anni del Seicento all’inizio della via Flaminia fuori Porta del Popolo.
Artefici della fortuna della famiglia furono i due fratelli Giacomo e Clemente. Il primo venne nominato cardinale e il secondo che, grazie alla sua amicizia con il cardinale Pietro Aldobrandini (nipote del papa Clemente VIII) e a un matrimonio azzeccato (sposò una Piccolomini), venne nominato marchese di Collelongo e poi duca di San Demetrio, arrivando così a una dignità molto elevata in modo molto rapido.
La collezione Sannesio comprendeva diversi capolavori di Lanfranco e di altri maestri del Seicento italiano. Le opere più famose erano sicuramente le due prime versioni che Caravaggio realizzò, su tavola di cipresso, per la cappella del cardinal Cerasi in Santa Maria del Popolo: raffiguravano, come le due pale oggi in situ, la crocefissione di San Pietro e la vocazione di San Paolo. La prima tavola è andata perduta (probabilmente secondo alcuni studiosi finì distrutta in Spagna), mentre la seconda è conservata oggi nella collezione Odescalchi presso il Palazzo Chigi-Odescalchi di Piazza Santi Apostoli a Roma.
Nella costruzione di Villa Sannesi fuori Porta del Popolo lavora Mario Arconio (1575-1635), pittore e architetto romano che fu al servizio del cardinale Camillo Borghese, prima che il cardinale fosse eletto al soglio pontificio come papa Paolo V nel 1605. Il grande portale della villa era su via Flaminia mentre il giardino della villa arrivava fino al Tevere dove era un porticciolo privato per le barche.
La famiglia Sannesi si estingue a fine Settecento nella famiglia Orsini de’ Cavalieri (che poi si estingue a sua volta nei Capranica). Corrispondentemente, la villa prende il nome di Villa Cavalieri e con questo nome è ritratta da Hermann Corrodi in cui però più che la nobile villa vediamo un’osteria detta “Spaccio a Villa Cavalieri”.
Nel 1872 la villa è acquistata dalla Compagnia Fondiaria Romana che, a inizio Novecento, la demolisce per costruire i palazzi che vediamo oggi in quel tratto tra via Flaminia e il fiume.
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