Palazzina in viale dei Parioli 10

La palazzina in viale dei Parioli 10, come le altre adiacenti è in barocchetto romano, lo stile utilizzato a Roma nei primi decenni del Novecento in cui son ripresi una serie di motivi presenti in città negli edifici del periodo barocco.

La palazzina è stata costruita nel 1929 da Domenico Filippone (1903-1970).

Ha l’attico decorato da quattro nicchie con statue muliebri che rappresentano gli elementi naturali (aria, acqua, terra e fuoco) e simboleggiano l’attività dell’architetto: l’acqua e la terra rappresentano i materiali necessari per la costruzione e l’aria e il fuoco gli spazi e il focolare della casa. Una volta le quattro figure erano libere sul cornicione e sembravano librarsi nel cielo a guardare dall’alto la vita dei poveri mortali; successivamente, con la sopraelevazione, le statue sono stati inglobate in altrettante nicchie. Per capire l’effetto iniziale, basta andare nel quartiere Trieste a piazza Trento dove, sul cornicione di una palazzina dello stesso architetto, quattro statue si stagliano libere sullo sfondo del cielo.

Fino agli anni Sessanta nel portone di questa palazzina, ai lati della rampa d’ingresso, c’erano due grandi sfingi di terracotta, ma essendo solo appoggiate sui gradoni sono state facilmente rubate.

Fonti:  Viale dei Parioli, passeggiata da piazza Ungheria all’Acqua Acetosa

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Viale dei Parioli

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