Il territorio settentrionale di Roma è caratterizzato, dal punto di vista geologico, dai risultati delle attività dei vulcani Albani a sud-est del corso del Tevere e dei vulcani Sabatini a nord-ovest.
La propaggine collinare lungo la riva sinistra del Tevere è meno elevata di quella del versante nord-occidentale ed è costituita da rocce tufacee prodotte dai vulcani albani e solcate da strette valli fluviali. Lì sono i celebri sette colli, alcuni isolati, il Palatino, il Campidoglio, l’Aventino, ma gli altri sono solo propaggini di un unico altipiano di circa 60m s.l.m.: il Celio, l’Esquilino, il Viminale, il Quirinale.
Dopo il Quirinale, troviamo ancora una serie di propaggini dell’altipiano retrostante, alture che costituiscono l’argine naturale del Tevere e, in parte, dell’Aniene: il Pincio, la collina di Villa Strohl Fern, i Monti Parioli (l’antico Monte San Valentino dove è Villa Balestra), il Monticello (la zona di via Barnaba Oriani e via Antonio Bertoloni) e Villa Glori, il Monte San Filippo (la zona di piazza delle Muse), Monte Antenne, l’altura di Villa Chigi (la zona di piazza Vescovio).
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