Aristide Leonori nascue a Roma nel 1856. Dopo essersi diplomato presso il liceo E.Q. Visconti, frequentò i corsi di architettura all’Accademia di S. Luca, dove ebbe come maestro V. Vespignani.
Seppe ottenere importanti occasioni di lavoro da diverse istituzioni religiose romane: dal 1890 fu architetto del capitolo di S. Maria in Trastevere, dirigendo una serie di restauri nella basilica sino al 1923; progettò l’istituto dei padri apostolici in viale Trastevere, curò l’ampliamento del palazzo Imperiali Borromeo fra piazza Esquilino e via Paolina e realizzò l’ospizio dell’Addolorata al Celio.
Vasta e multiforme è stata la sua attività nel campo dell’architettura religiosa, sviluppata in buona parte all’estero, in primo luogo negli Stati Uniti d’America. Di notevole portata fu anche l’attività in Egitto e in altri stati africani. Lasciò infine interventi significativi anche in Europa.
E’ sua la realizzazione della chiesa di San Patrizio in via Boncompagni, realizzata per gli agostiniani irlandesi (1908-11), che ripropone in facciata e nell’impianto stilemi neoromanici. Più vicina a schemi rinascimentali puristi, in parte assorbiti da Vespignani, è la chiesa di San Giuseppe in via B. Telesio (1909-12), voluta da don Luigi Guanella come polo di riferimento religioso nell’allora periferico quartiere Trionfale.
La chiesa di Santa Croce in via Guido Reni (1912-13) venne costruita per espressa volontà di papa Pio X in stile “romano basilicale” per celebrare il sedicesimo centenario dell’editto di Milano. Qui Leonori vi operò un’abile commistione tra i modelli di San Lorenzo fuori le Mura, per la facciata, di Santa Maria in Cosmedin, per il campanile e di impianti paleocristiani per l’interno.
Contemporaneamente Leonori si dedicava al disegno della chiesa del Sacro Cuore in via Piave (1912-16), risolta con forme decisamente ispirate al gotico d’Oltralpe. Realizza una chiesa a Pietralata (1921); mentre vastissima fu l’attività prestata a istituti religiosi per edificazioni, ampliamenti e manutenzioni di cappelle, edifici residenziali, collegi e monasteri.
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