Dal 1900 al 1914

Dettaglio della pagina Sviluppo del costruito (elenco delle principali costruzione realizzate negli anni in esame).

Nel 1903, nasce l’Istituto Case Popolari (ICP). Il primo direttore è Luzzatti, collaboratore del ministro Giolitti. Nel 1909 è affidato all’ingegnere capo del Genio Civile, Edmondo Sanjust di Teulada la redazione del Piano Regolatore.
E’ di questo periodo l’espediente del premio di fabbricazione: un contributo economico statale a condizione di una costruzione immediata. Il Piano, approvato con Regio Decreto nel 1911, prevede una tipologia degli edifici basata su fabbricati, villini di due piani di tipo residenziale medio, villini signorili e piano vincola alcune delle ville sul territorio, che non subiscono la sorte di Villa Ludovisi o di Villa Peretti dell’Esquilino, trasformati in Via Nazionale, Piazza della Stazione Termini, Piazza Vittorio. Si salvano così Villa Borghese, Villa Chigi, Villa Savoia (oggi villa Ada), che con il re aveva riacquistato nel 1904, Villa dei Monti Parioli (Villa Taverna) e i parchi delle residenze sui Monti Parioli (Villa Taverna, Villa San Valentino, Villa Serena). Villini e giardini vengono previsti nel quartiere Pinciano Parioli e intorno a Piazza Verbano, Via Salaria, Via Flaminia.

In quegli anni, inoltre, si passa dal tram a cavalli alle nuove vetture tranviarie, inserendo binari in molti percorsi urbani.

E’ in occasione dell’Esposizione Universale di Roma del 1911 che la città sfoggia il suo nuovo volto di capitale. Le sue nuove costruzioni a Valle Giulia, in Prati ed in altre zone di Roma però sembrano voler impressionare il cittadino più con la pesantezza delle forme che con l’equilibrio e l’armonia delle parti cui i Romani erano abituati. Tra i progetti che non si fece in tempo a concludere per l’Esposizione del 1911 è il Palazzo Montecitorio di Ernesto Basile, costruito dal 1902 al 1925, che si può ascrivere allo stile Liberty.

Elenco delle principali costruzione realizzate negli anni in esame.

1900

  • Intorno al 1900 furono costruite le case del quartiere Salario e del quartiere Pinciano tra le mura Aureliane e l’originaria viale dei Parioli (oggi viale Liegi)
  • fabbricato a Via Nomentana 351, adiacente alla Basilica di Sant’Agnese.
  • Il cav. Giuseppe Balestra acquista da don Fabrizio Colonna il palazzo sulla via Flaminia (oggi noto come Palazzo Borromeo), l’attuale Villa Balestra e la casina sulla Flaminia (oggi Palazzo Borromeo).
  • Villino Titta Ruffo, in via Sassoferrato 11. Progetto ing. G. Sleiter.
  • Fabbricato a Via Nomentana 387

1901

  • Chiesa di Santa Teresa a Corso d’Italia. Progetto: arch. Tullio Passarelli.

1902

  • Acquisto di Villa Borghese da parte dello Sta­to e cessione al Comune di Roma
  • Costruzione del complesso ICP Flaminio I. Arch. Quadrio Pirani (poi parzialmente de­molito)

1903

  • Nasce l’Istituto Case Popolari (ICP) guidato da Luzzatti, collaboratore del ministro Giolitti

1904

  • I Savoia riacquistano Villa Ada, che rimane di loro proprietà fino al 1946

1906

  • Vengono abbattute la “legnara” e l’adiacente mattatoio tra Porta del Popolo e il Tevere per far posto agli attuali edifici di fronte al Ponte Margherita (vedi lapide della legnara a piazzale Flaminio).
  • Villa Heriz compare nella mappa dell’Isituto Cartografico Italiano
  • Villino Natali, in via dei Monti Parioli 39, unifamiliare. Progetto: arch. Garibaldi Burba. Proprietà Rodolfo Natali.
  • Villino Tommy, in via dei Monti Parioli 57 59, unifarniliare. Cancello e ringhiere in ferro.
  • Francesco Saverio Cardelli vende ai Fossati una vigna con casino del 1500, ex vigna Capponi (oggi Villa Serena)
  • Nasce intorno a piazza Caprera il quartiere di villini della cooperativa “Case e alloggi per impiegati” e poco dopo quelle della cooperativa “Igea”. Il progetto urbanistico è di Giovanni Battista Giovenale. Le nuove costruzioni risentivano di suggestioni liberty derivate dall’urbanistica francese.

1907

  • Edificio Cecilia Fitzgerald Serlupi in Via di Santa Costanza 11
  • Edificio in via Nomentana 311. Proget­to dell’ing. P. Coari. Successive modifiche (sopraelevazione di un piano su progetto del­l’ing. A. Maggiorani) sono effettuate nel 1926.
  • Costruzione di Villa Marignoli, tra Via Po e Corso d’Italia. Arch. Giulio Magni.

1908

  • Un gruppo di artisti e architetti romani, tra cui Duilio Cambellotti, Vittorio Grassi e Umberto Bottai, fondano la Rivista Quindicinale “La casa” dedicata alla “estetica, decoro e governo della abitazione moderna” con progetti ispira­ti al linguaggio delle Arts e Crafts e della Secessione Viennese (modelli di vetrate, inferria­te, decorazioni a stucco etc.)
  • Concorso per la Casa Moderna. Concorso a in­viti per il progetto del Palazzo delle Esposizio­ni di Belle Arti. Partecipano Cesare Bazzani (che lo vince) Marcello Pia­centini, Gian Battista Milani, Giulio Magni, G. Birilli.

1908

  • Stabilimento Birra Peroni a Via Bergamo, via AIessandria, via Mantova, Piazza Alessandria. Arch. Gustavo Giovannoni (terminato nel 1912)

1909

  • A Villa Giulia vengono aggiunti alcuni edifici per ingrandire il Museo Nazionale Etrusco. I lavori terminano nel 1911
  • Sono realizzate, ex novo, Piazza Pitagora, piazza Ungheria, piazza Regina Margherita, viale dei Parioli; mentre l’asse via Giovanni Paisiello – via Antonio Bertoloni – via Francesco Denza, via dei Monti Parioli e viale Maresciallo Pilsudski si sovrappongono ad antichi tracciati romani (rispettivamente la via Salaria Antica, il vicolo dell’Arco Oscuro ed il vicolo della Rondinella).
    er l’Esposizione Universale di Roma, lo Stato espropria e cede al Comune di Roma vigna Cartoni (attuale zona delle Belle Arti)
    Inizia la realizzazione del quartiere Flaminio, con la costruzione delle case “per pigione” a viale Pinturicchio.
  • E’ affidato all’ingegnere capo del Genio Civile, Edmondo Sanjust di Teulada la redazione del Piano regolatore generale.

1910

  • Palazzina a Via Pinciana 15: ampliamento e restauro della Casina Vignolesca di Villa Grotta Pallotta. Arch. Carlo Maria Busiri Vici
  • Villa Serena, in stile medievale (su preesistente casino Cardelli del 1500). Progetto arch. Garibaldi Burba. Proprietà: Adele Ma­riani Fossati.
  • I Pallavicini cedono al Comune di Roma la ca­sa e il giardino a Via Pinciana 15 all’angolo con Via Gregorio Allegri (Villa Grotta Pallotta) acquistati pre­cedentemente: ampliamento e restauro della Casina Vignolesca Villa di Grotta Pallotta. Pro­getto: arch. Carlo Busiri Vici.
  • Palazzina in Via Pinciana 23
  • Proseguono i lavori per l’ampliamento di Via Flaminia. E’ demolito il portale di Villa Sanne­si.
  • vengono sistemate le pendici di Valle Giulia e Villa Borghese
  • Apertura del viale delle Belle Arti sul terreno di vigna Cartoni
  • Costruzione di Ponte Flaminio, poi chiamato Ponte Risorgimento, per il collegamento con il Quartiere di Piazza d Armi appositamente realizzato per I’Esposizione Universale. Progetto ing. F. Hennebique
  • Costruzione dello Stadio Nazionale
  • Costruzione del Campo Corse Parioli.
  • Apertura del Giardino Zoologico (oggi Bioparco) con le entrate progettate da Armando Brasini, decorate da favoleggianti protomi elefantine,
  • Sistemazione del Viale del Muro Torto e realizzazione del soprastante viadotto Pincio – Villa Borghese

1911

  • Costruzione del Palazzo delle Esposizioni a Valle Giulia (oggi Galleria d’Arte Moderna). Progetto: arch. Cesare Bazzani
  • Apertura della Esposizione Universale di Belle Arti a Valle Giulia
  • Accademia Britannica a Via Gramsci 61, sede della Biblioteca Archeologica Britannica. Pro­getto: E. Lutyens
  • Inizia al Quartiere Pinciano la lottizzazione Sebastiani, a villini, a partire dall’angolo di viale Gioacchino Rossini con via Saverio Mercadante (il cosiddetto Quartiere Sebastiani).
  • Una nuova via, oggi denominata viale Bruno Buozzi, mette in comunicazione piazza Pitagora e piazza Ungheria, in alto, con viale Belle Arti e via Flaminia, in basso
  • Nei Monti Parioli appaiono “case tecnologiche” costruite secondo metodi scientifici molto razionali, da importanti architetti dell’epoca: Fusco, Cesare Bazzani, Piacentini.
  • Villino Fonio e Mariani in Via Saverio Mercadante angolo largo Spinelli 3. unifarniliare. Progetto: ing.Giuseppe. Mariani, proprietà: Gaudenzio Fonio e Giuseppe Mariani. Decora­zioni: fregio e affresco.
  • Villino bifamiliare a Via Mercadante 22
  • Giulio Magni pubblica presso l’editore Crudo di Torino fondamentali volumi che restano quale un monumento della cultura architetto­nica romana dei primi decenni del ‘900.

1912

  • Costruzione della Chiesa di Santa Croce al Flami­nio. Arch. Aristide Leonori.
  • Villino unifamiliare a Via Antonio Per­golesi 5 7. Progetto: iug. G Sleiter. Pro­prietà: Conte Edoardo Rignon. Oggi sede del­l’Ambasciata d’Austria. Nella licenza edilizia l’edificio è definito palazzina. Decorazioni.
  • Villino in Via Angelo Corelli 1, angolo con Via Giuseppe Raimondi 10. Progetto: G.P. Stevens, ing. F. Galassi. Proprietà: Arline Davis Ireland. Costruttore Fonio e Mariani.
  • Villino Sebastiani, in Via Saverio Mercadante 36 angolo viale Gioacchino Ros­sini 6 (Quartiere Sebastiani). Oggi sede del­l’Ambasciata di Grecia. Progetto e proprietà: ing. Adolfo Seba­stiani. Costruttore Fonio e Mariani
  • Villino in via Saverio Mercadante 20, 22 ango­lo Via Porpora 21. Proprietà: Raffaella Heine­mann. Decorazioni in stucco.

1913

  • Villino a Via Giuseppe Raimondi 6, 8 angolo Via Angelo Corelli 2. Proprietà: Evi Della Vigna. Decorazioni e cornici delle finestre in marmi di vari colori e stucchi.
  • Villa di Grotta Pallotta (già Pallavicini) a Via Pinciana angolo Via Allegri. Progetto: arch. Carlo Busiri Vici.
  • Si conclude la costruzione del Villino Sebastia­ni, a Via Saverio Mercadante. Arch.tti Arnaldo Foschini, Garibaldi Burba.
  • Villino a Via Giacomo Carissimi 45, 49. Arch.tti Arnaldo Foschini, Garibaldi Burba, O. Frezzotti. Decorazioni, fregi, altana.
  • L’arch. Gino Coppedè (1886-1927) viene chia­mato a Roma con l’incarico di costruire un inte­ro quartiere (il quarttiere Coppedè, terminato nel 1926 dopo l’interru­zione dei lavori durante la prima guerra mondiale.
  • Palazzina in angolo tra via Antonio Paisiello e via Giuseppe Porpora. Arch. Carlo Busiri Vici.
  • Villino Censi Bufarini, attuale sede dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura. Arch. Carlo Busiri Vici.

1914

  • Guido Cavaglieri acquista un terreno di pro­prietà del Comune di Roma, in angolo tra Via Po e Via Tevere.
  • Villino Va­leria, unifamiliare a Via … 39, 41 (Quartiere Sebastiani). Progetto: arch. Oriolo Frezzorti. Proprietà: ing. A Seba­stiani. Costruttore.W. Manfredi. Decora­zioni in stucco.
  • Villino in via Giacomo Carissimi 30, 54. Attua­le sede dell’Ambasciata di Finlandia,
  • Villino unifamiliare in via Giovanni Paisiello 31
  • Villino unifamiliare in via Giovanni Paisiello 33.
  • Villino unifamiliare in via Giovanni Paisiello 35. Progetto: ing. Giuseppe Mariani. Proprietà Conte Luigi Da Porto. Costruttore Fonio e Ma­riani.
  • Villino in via Niccolò Porpora 9-11. Progetto: arch. Carlo Pincherle. Costruttore: Fonìo e Mariani. Proprietà: Olga Bianchini in Pardo (che l’acquista da A. Sebastiani).
  • Villino in via Antonio Paisiello 37 angolo Via Nicolo Porpora 1,3,5,7, bifamiliare. Progetto e proprietà: ing. Carlo Pincherle.
  • Villino in via Antonio Pergolesi 9, 11, 13. Progetto: ing. Giovanni Sleiter. Proprietà: principe Arain D’Abro. Sede dell’Ambasciata dell’ Arabia Saudita.
  • Palazzina per tre famiglie (Ho ellini Sleiter) a Via Giovan Battista Pergolesi 1,3, angolo Via Saverio Mercadante. Progetto e proprietà: ing. Giovanni Sleiter. Deco­razioni floreali a stucco, cancellata in ferro.
  • Edificio a Via Adda 57, angolo Via Simeto.
  • Edificio intensivo a Corso Trieste, angolo Via Alessandria.
  • Inizia la costruzione dei villini per la Cooperativa “Vincenzo Riccio per i Postelegrafonici” (Villa Riccio)
  • Palazzina a Via Nomentana 283.

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