1500 – 1869

Dettaglio della pagina Sviluppo del costruito (elenco delle principali costruzione realizzate negli anni in esame).

Il ritorno dei papi da Avignone nel 1420 rappresentò per Roma l’inizio di una forte espansione edilizia di grandi dimensioni e con la rivitalizzazione di vecchi rioni.

Nel Quattrocento e nel Cinquecento si aprirono nuove strade rettilinee che ripristinarono antichi percorsi. Nel Cinquecento fu tracciato il Tridente, via del Babbuino, via Ripetta, con al centro il rettifilo del Corso, anticamente detto via Lata, che costituiva il tratto dentro le mura della via Flaminia. Si spostò il baricentro della città e Porta del Popolo divenne l’usuale ingresso per tutti i visitatori (e gli invasori) provenienti da nord. Il Corso divenne il primo tratto del percorso di cortei trionfali di ogni personaggi di rilievo che arrivava a Roma.

La città, inoltre, incominciò ad espandersi fuori le mura. Riprendendo le abitudini degli antichi romani si costruirono grandi ville suburbane, lungi le vie consolari ed in collina. Le ville erano costituite da una dimora signorile, utilizzate per diletto e rappresentanza ma anche abitate per alcuni periodi dell’anno, e da un complesso agricolo produttivo, spesso caratterizzato da vigne. Costituivano pertanto un simbolo di ricchezza della famiglia che le possedeva, ma anche un investimento economico che produceva reddito.

La magnificenza del nepotismo, dal Rinascimento al Barocco, caratterizzò la zona con la realizzazione del grande complesso di Villa Giulia, con papa Giulio III e papa Pio IV. Nel Seicento, con papa Paolo V Borghese gli interventi urbani divennero coscientemente indirizzati verso la costruzione di una comoda capitale e i principali luoghi urbani furono organizzato con un carattere scenografico e spettacolare. Nacque la città barocca concepita come il grande teatro dell’Universo. Il pontefice equilibro le linee di espansione della città definite dagli interventi di papa Sisto V, facendo costruire il palazzo Massimo Borghese a Campo Marzio e la sontuosa villa Borghese  fuori Porta Pinciana.

Nel XVIII secolo l’interesse crescente per l’antichità caratterizzo gran parte delle attività intellettuali romane. Sulla via Salaria, per volere del cardinale Alessandro Albani, sorse Villa Albani, la più sontuosa delle ville patrizie del settecento, destinata ad accogliere collezioni archeologiche con i migliori esemplari dell’arte classica e con la consulenza impareggiabile di Giovanni Winckelmann, che qui svolse il doppio lavoro di sovrintendente della collezione Albani e di prefetto pontificio delle antichità. Qui ebbe origine l’archeologia intesa come storia dell’arte e nacque il laboratorio del neoclassicismo in cui operarono personaggi locali ed internazionali di studiosi, teorici, letterati, storici dell’arte, incisori, pittori, scultori, architetti, un laboratorio sintetizzato dal gusto per le antichità romane dl Francesco Piranesi..

La nuova topografia di Roma, come risulta dalla Pianta del Nolli del 1748, mostra una città immersa in una campagna piena di insediamenti delle famiglie della nobiltà romana.

Elenco delle principali costruzione realizzate negli anni in esame.

1550 circa

1550

1551

1552

1559-65

1564

1576

1600

  • Il Collegio Irlandese acquista una vigna sulla via Salaria, quella che diventerà il nucleo di Villa Savoia.
  • E testimoniata la presenza di Villa Filomarino con la palazzina su via Salaria 360, 362, di fronte all’attuale ingresso di Villa Ada.
  • il casino del Vignola su Via Pinciana (all’altezza dell’attuale via Gregorio Allegri è acquistato dal Card. Giovanni Battista Pallotta (Villa Grotta Pallotta).

1661

1700

1747

1763

  • Il cardinale Flavio Chigi acquista per 3000 scudi una vigna sulla via Salaria, nel luogo detto Monte delle Gioie, e incarica Tommaso Bianchi e Pietro Camporese il Vecchio di ampliare una palazzina esistente nella vigna per realizzare la sua residenza fuori porta (Villa Chigi).

1769

  • Papa Clemente XVI intraprende nuovi lavori per Villa Giulia.

1783

  • il Principe Pallavicini da all’arch. Bettini l’incarico di creare un giardino di paesaggio alla sua villa sulla via Salaria (Villa Pallavicini) e alcuni edifici, come il Tempio di Flora e la Rotonda Belvedere.

1798

  • il Direttorio francese, per ordine di Napoleone, confisca i beni Albani, tra cui Villa Albani
  • Realizzazione dei giardini del Pincio, il primo parco pubblico di Roma

1815

  • Il Canova è incaricato di recuperare parte delle opere dei Beni Albani, a raccolte a Villa Albani, prima dell’arrivo dei francesi

1821

  • Il principe Luigi di Baviera realizza due sedili in pietra e piantuma nuovi alberi alla Fonte dell’Acqua Acetosa a ricordo dell’incontro con la bellissima marchesa Marianna Florenzi

1824

  • papa Leone XII assegna al Collegio Romano la proprietà del Collegio Germanico, denominata “La Pariola” (oggi Villa Taverna)

1861

  • L’arch.Vespignani completa il prospetto esterno di Porta Pia

1865

1870

  • Porta Pia e Porta Salaria vengono danneggiate dall’esercito italiano che crea un varco nelle mura, la cosiddetta Breccia di Porta Pia. Le batterie italiane erano piazzate nei giardini di villa Capizzucchi, che sono completamente distrutti.
  • A Villa Albani , viene firmata la capitolazione di Roma. Essa diventa museo, pur essendo an­cora proprietà Torlonia.

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