Storia della Ferrovia Roma-Viterbo

La Ferrovia Roma Viterbo, nota anche con il nome di Roma Nord dal nome della vecchia concessionaria, è di proprietà della Regione Lazio.

Il collegamento tra Roma e Civita Castellana risale agli inizi del XX secolo quando, su iniziativa dell’ingegnere E.Angelelli, fu creata la tranvia Roma-Civita Castellana, in seguito unita con la ferrovia Civita Castellana-Viterbo. Si trattava di una linea a scartamento ridotto, elettrificata che partiva da piazza della Libertà sul lungotevere, in corrispondenza di Ponte Margherita, seguiva lungotevere Michelangelo, girava per viale delle Milizie e per viale Angelico, si dirigeva verso ponte Milvio, passava nell’attuale via di Tor di Quinto, attraversava la zona Due Ponti (così oggi denominata dai due ponti che furono costruiti per far passare la linea ferrata su due fossi che scendevano al Tevere) e seguiva il tracciato della via Flaminia fino a Civita Castellana.

Il primo servizio fu effettuato nel 1906. Nel 1908 iniziarono i lavori per prolungare la linea fino a Viterbo dove la linea si attestò all’attuale stazione di Viale Trieste. C’erano anche i binari di collegamento, oggi rimossi, con la stazione delle Ferrovie dello Stato di Porta Fiorentina. Il servizio da Roma a Viterbo fu inaugurato nel 1913.

Per risparmiare, venne steso un binario parallelo alla via Flaminia, strada stretta e bianca, percorsa da carri trainati da cavalli, barrocci, pochissime auto ansimanti. I pali in legno della linea aerea erano storti, il paessaggio ancora oggi incantevole, a quei tempi era idilliaco, con graziose “stazioncine” disseminate lungo il percorso. Gruppi di bambini ed adulti curiosi curiosavano il transito di questi mezzi che scomparivano dietro una nuvola di polvere.

Con la prima guerra mondiale divenne evidente come la bassa velocità commerciale della parte tranviaria della linea non consentisse uno sviluppo sufficiente a portare la linea in parità di esercizio, nonostante le sovvenzioni pubbliche. Quindi nacquero progetti per la trasformazione della tratta Roma-Civita Castellana in una vera e propria ferrovia che venne aperta all’esercizio nel 1932, nel decimo anniversario della marcia su Roma, ed era gestita da una società privata, la Società Romana Ferrovie del Nord. Per l’apertura venne organizzata una massiccia campagna pubblicitaria, che sfruttava l’immagine del Monte Soratte come simbolo della tratta.

Il progetto è dell’ingegnere milanese Ernesto Besenzanica (1864-1940) che decise scartamento standard ed elettrificazione dell’intera linea e rifiutò la soluzione di una stazione terminale in zona periferica e con grandi sforzi, convinse la committenza a realizzare come terminal urbano una nuova stazione sotterranea che, a quel tempo, costituiva una sfida tecnica, molto costosa e difficile. Fu così realizzata la stazione sotterranea di piazzale Flaminio (Stazione della Ferrovia Roma Nord) che si sarebbe rivelata, nel seguito, uno dei punti di forza del servizio. Il progettista della stazione è l’ing. Ariodante Baschieri.

Durante la ricostruzione della città dopo il conflitto la tratta cittadina venne raddoppiata e nel 1950 venne costruita anche una diramazione per il Cimitero Flaminio per offrire anche un servizio di trasporto ferroviario funebre. La diramazione non entrò mai in servizio e dovette essere smantellata per via di modifiche alla disposizione del cimitero stesso. Nel 1958 venne costruita una seconda stazione ferroviaria sotterranea, a piazza Euclide, per servire quell’area del quartiere Pinciano. Negli anni Sessanta venne soppresso a Viterbo il raccordo tra la Porta Fiorentina e la Stazione SRFN. Nel 1970, nel quadro di una generale ristrutturazione del trasporto extra-urbano, la STEFER subentrò alla SRFN e nel 1976 la STEFER fu trasformata in A.CO.TRA.L. e poi Cotral.

Tra la fine degli anni settanta e gli anni ottanta l’intera tratta ha rischiato la soppressione, per via del boom del trasporto su strada. Con i primi anni novanta, interventi di manutenzione, restauro delle infrastrutture e la valorizzazione del traffico turistico hanno rilanciato il servizio. Nel 2000 il Cotral è stato diviso in due società: una per la gestione dei collegamenti extraurbani su gomma e l’altra per la gestione della Metropolitana e delle ferrovia concesse. Quest’ultima inizialmente denominata Metroferro, nel marzo 2001 ha preso il nome di Met.Ro. (Metropolitana di Roma). Dal 2010 la gestione è passata all’ATAC.

Nel pianoro di Villa Borghese vicino alla stazione della Roma-Viterbo, sotto Villa Lubin e adiacente a piazzale Flaminio, è oggi (2011) in costruzione una nuova stazione di testa per i treni della tratta urbana: la Nuova Stazione Metro Flaminio, mentre la stazione attuale sarà utilizzata per i treni regionali. Lavori sono in corso alla stazione Tor di Quinto, mentre la stazione di Prima Porta verrà ricostruita in una diversa collocazione e con una variante del percorso ferroviario. In relazione al prossimo ipotetico avvio dei lavori per l’apertura dell’Aeroporto Civile di Viterbo, è stato annunciato che verranno avviati i cantieri per il completamento del raddoppio dell’intera linea, mentre per la tratta urbana è previsto che assuma le caratteristiche di una linea metropolitana.

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