Fontana dei Cavalli Marini

La Fontana dei Cavalli Marini è a Villa Borghesee al centro del piazzale dei Cavalli Marini, un quadrivio lungo il viale dei cavalli Marini, sull’asse tra la Galleria Borghese e piazza di Siena.

MAPPA della Zona Pinciano 2 (Villa Borghese e il Pincio)  

La Fontana è costituita da un ampio bacino, di forma circolare, al centro del quale quattro cavalli marini, disposti radialmente, sorreggono un catino sormontato da un doppio calice con fini decorazioni, da cui si eleva uno zampillo. Altri getti d’acqua sgorgano tra le zampe anteriori dei cavalli i quali hanno la parte posteriore del corpo a coda di pesce. Dodici pilastrini congiunti da sottili catene di ferro delimitano la vasca a fil di terra.

Collocata al centro di un quadrivio e si inserisce nel percorso costruito per singoli episodi di arredo che accompagnano il visitatore dal nuovo ingresso di Porta del Popolo fino al Casino Nobile.

La Fontana dei Cavalli Marini è disegnata nel 1791 dal pittore Cristoforo Unterberger ed eseguita secondo alcuni da Vincenzo Pacetti per sostituire la precedente fontana del Mascherone o fontana della Vela, posizionata in asse con l’ingresso principale sul muro che delimitava i tre recinti in cui era diviso il parco (Villa Borghese. Il primo recinto, Villa Borghese. Il terzo recinto), demolito nei lavori generale di trasformazione della villa affidato agli Asprucci.

Sembra che Pacetti avesse ricevuto in dono dal Principe Borghese un cammeo antico da copiare o almeno da tenere presente nell’ideazione della fontana. L’esecuzione delle singole parti fu suddivisa tra vari artisti in particolare, i cavalli sono di Luigi Salimei, tranne che nelle code e nelle ali, scolpite da Antonio Isopi che realizza anche il sostegno centrale. La vasca è di Giovanni Antonio Berte.

Nella mitologia, l’ippocampo, centauro marino metà cavallo e metà pesce, come il cavallo è simbolo di forza e vitalità e come le onde e tutte le creature del mare appartiene ad Anfitrite, la sposa di Poseidone. La parte inferiore del corpo serpentiforme e la presenza di ali hanno come riferimento rispettivamente le sirene, che vivono nelle profondità del mare, e hanno il compito di ricevere coloro che arrivano nell’aldilà e mitigarne l’amarezza attraverso la loro facoltà di incantare e sedurre, e Pegaso, il cavallo alato che esce dal collo della Medusa quando Perseo le taglia la testa. Gli ippocampi escono dalla terra quando Poseidone colpisce la roccia dell’Acropoli con il suo tridente per impossessarsene, durante la contesa con Atena.

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