Quanti di noi transitano spesso su via Salaria, via Chiana, via Nemorense? Con questa passeggiata parleremo “del verde antico lungo la Salaria” e delle “ville d’una via lunga tremila anni“. Sono anni in cui “la vecchia Roma tramonta, hanno demolito porta Salaria, la vecchia porta veneranda, …, i conventi vengono cambiati in uffici, s’aprono le finestre claustrali e se ne fanno di nuove nelle pareti”. Così, sconsolato, scriveva agli amici in Germania Ferdinando Gregorovius, quattro anni dopo la breccia di Porta Pia. Nel Rinascimento, importanti famiglie romane, dai Lancellotti ai Pallavicini, dai Sacchetti ai Massimo, realizzano le loro ville suburbane, chiamate all’inizio “vigne”, nella zona in cui ora abitiamo: Villa Elena, Villa Filomarino, Villa Gangalandi, Villa Lecce, Villa Savoia, Villa Visconti. Partiamo dall’incrocio fra via Salaria e via Chiana (a destra) – antico ingresso della Villa Lancellotti ancor prima proprietà della famiglia Gangalandi – costeggiamo l’ex Villa Savoia, con sosta alla ex sede INCIS di via di Villa Ada è si risale lungo la Salaria fino all’altezza di Villa Visconti e del Casale Filomarino; si ritorna verso il parco Virgiliano, transitando per via Nemorense 15, casa natale del giovanissimo Ugo Forno, ultima vittima della resistenza romana all’occupazione tedesca. In tutto, un’ora e mezzo circa, per concludere la passeggiata a piazza Verbano, centro del quartiere INCIS, e all’angolo di via Topino, ove si conserva la targa commemorativa della nascita del quartiere. Appuntamento: Incrocio di via Chiana con via Salaria sul lato di via Chiana opposto al fioraio. Ringraziamo sin d’ora lo speaker: il socio Luigi Munzi.
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