Campo Boario, Mattatoio e Mercato della carne

Un’abitudine diffusa a Roma per secoli è stata quella di tenere gli animali che fornivano carne da mangiare al pascolo, in aree verdi fuori della città, di solito proprietà nobiliare (ma anche interne alla città ma disabitate, come il Foro Romano).  Quando un animale doveva essere macellato, veniva portato dentro le mura nelle cucine del palazzo dei nobili proprietari della bestia (dove la carne veniva anche cucinata a mangiata ) o nella bottega di uno dei tanti macellai della città (dove la carne veniva tagliata e venduta).  

E’ allora che nasce il nome macellaio che caratterizza a Roma ancora oggi tutti i venditori di carne.

Dal 1824 al 1868, è realizzato nella città di Roma il primo passo verso il controllo pubblico della mattazione: nell’area fuori le mura tra piazza del Popolo e il Tevere, in corrispondenza del porto di Ripetta nasce il Campo Boario, dove gli animali da macellare aspettano il loro turno, il vero e proprio Mattatoio, dove gli animali vengono uccisi e trasformati in carne da mangiare, e infine il Mercato, dove la carne è venduta e comprata.

Cinquanta anni dopo la situazione ritorna critica e, con il Piano Regolatore del 1873 elaborato da Alessandro Viviani, viene redatto un progetto di massima per la realizzazione di un nuovo Mattatoio.  Nel successivo Piano Regolatore del 1883 sono indicati i principali requisiti relativi alla scelta della zona in cui far nascere il nuovo impianto: vicinanza alla ferrovia Roma-Civitavecchia, al Porto di Ripa Grande e al Tevere, e la scelta cade sull’area tra Monte Testaccio e le Mura Aureliane.

Nel 1888 inizia la demolizione del vecchio complesso del Campo MarzioGioacchino Ersoch, nominato direttore della Divisione Edilità e Architettura del Comune di Roma, progetta e dirige la costruzione del nuovo Mattatoio di Testaccio.

Il vecchio impianto di Porta del Popolo viene dismesso e parte del materiale è riutilizzato nel nuovo Mattatoio della capitale che è inaugurato il 29 novembre 1891 e che funzionerà fino al 1975.

A partire da quegli anni è stato realizzata via Ferdinando di Savoia, che collega piazza del Popolo a ponte Margherita, e tutti gli edifici tra via dell’Oca e via Luisa di Savoia (Palazzo Corrodi, per esempio).

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Campo boario Approfondimento

Nel 1824, sotto il pontificato di Leone XII, si decreta la costruzione di un pubblico Mattatoio, detto dal popolo Campo Boario cioè "campo dei buoi"..    Continue reading →

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Rione Campo Marzio

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In rete:  ...

Bibliografia:  ...

  • ASC, Titolo post-unitario, Titolo 29, busta 30, fascicolo 51; Ripartizione V, LLPP, Piano Regolatore, Posizione 31, busta 371, fascicolo 83.
    G. Stemperin, La politica annonaria del comune di Roma tra Ottocento e anni trenta del Novecento: la questione dei mercati all'ingrosso, Roma 2009;
  • M. Pentricci, I progetti per i mattatoi di Porta del Popolo e di Testaccio, in A. Cremona, C. Crescentini M. Pentricci, E. Ronchetti (a cura di), Gioacchino Ersoch Architetto Comunale - Progetti e disegni per Roma capitale d'Italia, Roma 2014, pp. 93-105
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