Nella prima fase di vita di Villa Savoia, nella vallata tra il Colle delle Cavalle Madri e il Colle Roccolo fu realizzato un grande lago “a scogliera”, dalla forma allungata e diviso in due dall’attraversamento di un ponticello rustico.
Persa nel bosco di Villa Ada, non distante dal muro di cinta che corre lungo via di San Filippo, c’è una fontana abbandonata, senz’acqua da tempo e completamente coperta dalla vegetazione.
In via di San Filippo Martire, l’antico vicolo di San Filippo, pochi metri dopo il suo inizio, a sinistra c’è una serie di saracinesche di garage e sulla destra un grande buco nel muro. Non è molto alto ed entrarci non è difficile, ma una volta saltati dentro il mondo intorno a noi cambia completamente.
Lo chalet dei giochi o chalet alpino di Villa Savoia fu realizzato trasformando un preesistente casino con rivestimenti esterni in legno e di una copertura a spioventi in ardesia.
Iolanda di Savoia (1901-1986), primogenita di Re Vittorio Emanuele III, il 9 aprile 1923 si sposa con il conte Giorgio Carlo Calvi di Bèrgolo (1887-1977), ufficiale di cavalleria ed eroe di guerra. Continue reading →
Nel folto del bosco di Villa Ada, non lontano dal muro di via Salaria e della recinzione di Villa Elena, si può trovare un cippo di travertino. E’ la testimonianza di un incidente avvenuto nei cieli del quartiere Trieste.
Casale dei Trenatori è l’ultimo edificio delle Scuderie Reali, i tre edifici di Villa Ada realizzati per ospitare cavalli e carrozze di casa Savoia. Il suo nome deriva dal fatto che. in epoca Savoia, è l’alloggio degli addetti alla cura dei “treni” delle carrozze reali.
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