Piano Regolatore del 1909

Tra i Piani Regolatori Generali di Roma particolarmente importante è il Piano Regolatore di Roma del 1909 che segna la definitiva uscita dell’abitato fuori le Mura Aureliane.

Il 1907 segna una svolta nell’amministrazione di Roma. Dopo 37 anni di amministrazione aristocratica, il nuovo sindaco Ernesto Nathan è eletto grazie alla vittoria del Blocco Popolare, un raggruppamento che comprende radicali, repubblicani e socialisti. Nathan rimane in carica fino al 1913 e la sua amministrazione si distingue per le importanti iniziative prese in campo urbanistico.

L’azione della Giunta è sostenuta dalla approvazione delle due Leggi Giolitti per Roma, che offrono anche un sostegno finanziario alle iniziative e una serie di strumenti idonei per l’attuazione della nuova politica urbanistica. Mutui per gli espropri, una nuova determinazione della tassa sulle aree fabbricabili, gli incentivi per l’Istituto Case Popolari, i finanziamenti per le opere pubbliche, l’obbligo di predisporre un nuovo Regolamento edilizio permisero all’amministrazione capitolina di affrontare la stesura del Piano Regolatore della città.

Nathan affida dall’architetto Sanjust di Teulada la realizzazione del nuovo piano regolatore.

Il nuovo piano è dimensionato per una popolazione di circa un milione di abitanti con una previsione di incremento di 516.325 unità nei successivi 25 anni. L’area compresa nel Piano raggiungeva i 5000 ettari ed è delimitata da un viale di circonvallazione (l’attuale asse costituito approssimativamente dall’Olimpica e dalla Tangenziale est) che da Ponte Milvio corre lungo la riva sinistra dell’Aniene, esternamente a villa Chigi, al nuovo quartiere di piazza Bologna, al Verano, al nuovo quartiere Appio, agli insediamenti della Portuense, a villa Doria Pamphilj, per chiudersi sul piazzale di Ponte Milvio, dopo aver costeggiato il nuovo quartiere di Piazza d’Armi (oggi Quartiere della Vittoria).

Questo piano prevede la costruzione di villini e giardini intorno a piazza Verbano, via Salaria, via Flaminia e vincola, fortunatamente, alcune ville romane, che non subiscono la sorte di Villa Ludovisi o dei vigneti dell’Esquilino trasformati in via Nazionale, piazza della Stazione Termini, piazza Vittorio. Si salvarono così Villa Borghese, villa Chigi, Villa Savoia (oggi villa Ada che con il successivo piano del 1931 venne vincolata a parco privato in quanto residenza della famiglia reale) e molti parchi delle residenze sui Monti Parioli.

Fogli del piano:

  • Piano Regolatore del 1909. Foglio 1 di 6
  • Piano Regolatore del 1909. Foglio 2 di 6
  • Piano Regolatore del 1909. Foglio 3 di 6
  • Piano Regolatore del 1909. Foglio 4 di 6
  • Piano Regolatore del 1909. Foglio 5 di 6
  • Piano Regolatore del 1909. Foglio 6 di 6

Pagine a livello inferiore:

Piano Regolatore del 1909. Nel Municipio II

Questa pagina fornisce alcuni elementi relativi su come ha agito nel Municipio II il Piano Regolatore del 1909. Continue reading →

Read more ...

Piano del 1909, di P.O. Rossi

Questo testo sul Piano Regolatore del 1909 è stato tratto dal libro Roma Guida all'Architettura moderna di P.O. Rossi. Continue reading →

Read more ...

Approfondimento

Questa è un approfondimento della pagina Piano Regolatore del 1909. Continue reading →

Read more ...

Viale di Ciconvallazione

Il viale di Circonvallazione costituisce il confine esterno della città di Roma disegnata con il Piano Regolatore del 1909.   Continue reading →

Read more ...

Pagina al livello superiore: Piani Regolatori Generali di Roma

Pagine allo stesso livello:

Pagine correlate:

In rete:

CONDIVIDI QUESTA PAGINA:

I commenti sono chiusi.