Alla scoperta del quartiere Trieste

Per descrivere rapidamente il quartiere Trieste partiamo dall’estremo nord il ponte Salario, sovrastato da Monte Antenne e percorriamo la via Salaria verso il centro di Roma. Dopo una rapida salita, troviamo a destra il Monte delle Gioie caro ai primi cristiani, con la basilica di San Silvestro e, a sinistra, la zona di Tor Fiorenza ed il convento delle Suore di Priscilla dove c’è l’ingresso alle Catacombe di Priscilla. In questa area, al tempo dell’antica Roma, sorgeva la villa della gens Acilia. 

Proseguendo si lascia a destra villa Ada (Parioli), caratterizzata dalla presenza di numerose catacombe cristiane come le Catacombe di S.Ilaria, le Catacombe di Trasone, il cui lucernario si trova nel cortile della Palazzina Reale, e le Catacombe dei Giordani. A sinistra si notano dei restringimenti della via in corrispondenta della Palazzina Filomarino e dalla villa Gangalanti Lancellotti, ultimo ridotto residuo di una proprietà ben più grande, che si estendeva da via Salaria al fosso di Sant’Agnese sottostante, che scorreva là dove ora c’è Corso Trieste. Sono testimonianze delle numerose proprieta’ (a Roma chiamate “vigne”) che costeggiavano la via nei secoli passati. Superato l’incrocio con via Panama e via … si costeggia Villa Grazioli e si arriva a viale Regina Margherita.

Seguendo il viale si arriva all’incrocio con via Tagliamento e via Po in piazza Buenos Aires, con la chiesa di Santa Maria Addolorata, sulla sinistra. Svoltando a sinistra, su via Tagliamento, dopo pochi passi sulla destra, un grande arco ci indica l’ingresso al quartiere Coppedè, piccola area edificata con uno stile architettonico molto originale. Percorrendo via Tagliamento si arriva a piazza Verbano, cuore del quartiere Trieste, con la chiesa di San Saturnino (poco fuori dalla piazza, sulla destra). Continuando, la strada prende il nome di via Sebino prima e via Nemorense poi, dove sorge l’omonimo Parco Nemorense.

Dopo piazza Acilia, voltando a sinistra su via di Novella si risale a piazza Vescovio, al centro di una zona edificata sul parco della Villa Chigi, di cui oggi rimane solo il casino nobile. Scendendo per viale Somalia incrociamo, a destra, viale Libia, ed a sinistra il ponte delle Valli, che supera l’Aniene e la linea ferroviaria Roma nord. Proseguendo diritto per viale Etiopia, siamo nel cosiddetto quartiere Africano (tutto costruito nel dopoguerra), si passa per la piazza della Sedia del Diavolo e si arriva alla via Nomentana, nella zona detta “Batteria Nomentana“, cosiddetta per via di una batteria di cannoni antiaereo qui installata durante le seconda guerra mondiale.

Percorrendo via Nomentana verso il centro, troviamo sia sulla destra che sulla sinistra una serie di ville (villa Leopardi, villa Blank) e il complesso di Sant Agnese Fuori le Mura e di Santa Costanza. Proseguendo sulla via Nomentana verso i centro, si giunge a Villa Mirafiori, Villa Paganini e, di fronte, a Villa Torlonia. Nei pressi delle mura, lungo il vecchio tracciato di via Nomentana, oggi via dei Villini, si trovano le Catacombe di San Nicomede. Poi si arriva a Porta Pia, tra Castro Pretorio e villa Paolina. Poco più avanti Porta Salaria, ormai ridotta ad una striscia di pietra disegnata nell’asfalto di piazza Fiume.
Dalla via Nomentana prendendo sulla destra corso Trieste si percorre un altro asse viario del quartiere. …..

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