Circoli Canottieri

Nel Municipio II sono numerosi i circoli sportivi in cui si pratica il canottaggio sul Tevere.

Quell’enorme opera che a fine Ottocento separa la città  dal suo fiume, i muraglioni del Tevere e gli argini di terra a monte di Ponte Risorgimento, non impediscono a numerosi romani di continuare a frequentarlo. Sono chiamati fiumaroli.

Anche nobili e borghesi non disdegnano di trascorrere il tempo libero sul fiume. Nel 1867 alcuni membri della Società  Ginnastica Serny in gita sul fiume a bordo di un vecchio pattino, a causa delle loro maglie rosse sono scambiati per garibaldini e presi a schioppettate dalle sentinelle pontificie a Ponte Sant’Angelo.

Grazie ai circoli, negli anni Settanta dell’Ottocento il nuoto e il canottaggio sono state una le prime discipline sportive moderne praticate nella città.  Da allora inizia l’insediamento dei circoli di canottieri che si sviluppa lungo la riva sinistra dalla confluenza dell’Aniene a monte di Ripetta.  Nel 1897 esistono quattro club dediti alla voga sportiva. Il più prestigioso era il Reale Club Canottieri del Tevere, filiazione del Serny, con un galleggiante a fiume e uno chalet a due piani sulla poetica passeggiata di Ripetta.

I circoli canottieri oggi operanti nel Municipio II sono:

Lungo il fiume, a partire dal ventennio fascista, ai circoli canottieri si aggiungono i circoli del dopolavoro riservati a dipendenti di Ministeri e altre organizzazioni pubbliche. Tra di essi citiamo il Circolo Ufficiali Marina Militare in lungotevere Flaminio, il Circolo Ministero degli Esteri in lungotevere Thaon di Revel.

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