Catacombe ebraiche di Villa Torlonia

Diverse sono a Roma le catacombe ebraiche ma quella trovata a Villa Torlonia è forse la più leggi­bile. Il loro ingresso è in via Spallanzani ma non sono aperte al pubblico.

Sulla via Nomentana, in corrispondenza di Villa Torlonia, si trovano delle catacombe usate dagli Ebrei per la sepoltura dei loro morti. In particolare, si tratta di due complessi distinti con ingressi indipendenti che sono entrati in comunicazione nel corso dell’escavazione e si snodano per svariati chilometri. Rinvenute nel 1918, risalgono al terzo e quarto secolo a.C.

L’ingresso in superficie conduce ad un stanza dove si svolgevano i riti di preparazione del corpo del defunto e gli si tributava l’ultimo saluto. Successivamente si passava ai kokhim, specie di moderni fornetti dove il corpo andava in decomposizione per lasciare le sole ossa, che dopo circa un anno venivano spostare nei loculi. Alcuni sono segnalati con particolare attenzione da colonne scavate nel tufo, che segnano la porta e i quattro angoli della cella funeraria.

Anche qui, come in tutte le catacombe, se ne trovano molti per bambini. Ma quello che rende particolari queste sepolture è la totale assenza di figure umane nella decorazione. L’impossibilità di rappresentare Jahvé infatti spinge gli Ebrei a rappresentare spesso solo la menorah, circondata da delfini, melograni e rotoli della legge.

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Villa Torlonia

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