Seti nel cinema

Su tre i lati dell’obelisco di piazza del Popolo, in basso, circondato da una linea, c’è uno stesso simbolo.  E’ la “firma” del faraone Ramses II incisa nel granito.  Sul quarto lato invece, questa firma non c’è.  Se conoscessimo la scrittura egiziana (i famosi geroglifici), potremmo capire che questo lato è stato il primo ad essere inciso e che porta il nome del faraone che lo aveva fatto scavare dalle cave di travertino di Assuan: Seti I.  Seti è il padre di Ramses che aveva anche un figlio adottivo: Mosè (che diventerà capo dell’esercito egiziano).  E questa adozione ha fatto si che Seti I sia uno dei faraoni che abbiamo visto più spesso al cinema.

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Film “Inferno”

“Inferno” è un film horror del 1980 scritto e diretto da Dario Argento.  Il film fa parte della trilogia delle Tre Madri, iniziata nel 1977 con Suspiria.   Il film è stato girato a Roma. La dimora della Mater Lacrimarum, situato in una fantomatica via dei Bagni, è il palazzo in … nel Quartiere Coppedè. Gli esterni e gli interni della scena newyorchese sono stati interamente ricostruiti negli studi di Cinecittà Continue reading

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Film “I tartassati”

“I tartassati” è un film del 1959 diretto da Steno e interpretato da Totò e Aldo Fabrizi, nuovamente insieme reduci dal grande successo di Guardie e ladri e dal meno apprezzato “Una di quelle”.  Prodotto da Mario Cecchi Gori, il film può essere considerato in senso figurato un seguito di Guardie e ladri “in versione medio-borghese”, difatti i due protagonisti si ritrovano negli stessi ruoli di “ladro” e “guardia”.  Ma a differenza di quanto succede nell’altra pellicola dove i furti sono in qualche modo “moralmente giustificati” dalla povertà di Totò, qui egli è ricco e ruba per avidità. Questo rende tutto il film più leggero rispetto al precedente.

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La bellezza di Villa Borghese tra Fantozzi e Woody Allen

A Villa Borghese, uno degli emblemi della potenza e dei contrasti di Roma, un luogo in cui si incontrano energie opposte, dal cui incontro nasce quasi sempre la più pura idea di bellezza, nessun regista vorrebbe rinunciare, nessuna storia è giusto che si senta esclusa da un tale miracoloso quadro.  E così, accanto agli Alberto Sordi e ai Mastroianni del passato, troviamo i Lino Banfi e le Edwige Fenech degli anni ’80 e perché no, i Fantozzi a cavallo tra gli anni ’80 e i ’90. Continue reading

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