La Basilica di Santa Teresa d’Avila sorge in corso d’Italia, di fronte alle Mura Aureliane, tra Porta Pinciana e Porta Salaria, con annessa la Curia Generalizia dei Carmelitani Scalzi.
- MAPPA della Zona Pinciano 1 (da via Salaria a via Pinciana)
La dedica di questa basilica dei Carmelitani scalzi a Santa Teresa d’Avila (1515-1582) si deve al fatto che è la grande santa spagnola, insieme a San Giovanni della Croce, a ottenere da Clemente VII il riconoscimento della riforma dell’ordine dei Carmelitani, ordine nato dagli eremiti del Monte Carmelo, che diede origine ai Carmelitani Scalzi.
La chiesa è progettata da Tullio Passarelli in stile romanico-lombardo e inaugurata nel 1902, ma successivamente e in più momenti ristrutturata e rifinita nei particolari, in parte dallo stesso Passarelli. La facciata, a salienti, in forme eclettiche romanico-gotiche, è suddivisa in due ordini: l’inferiore, aperto da un grande portale aggettante, simile a un protiro sostenuto da fasci di colonne, presenta una lunetta decorata con un bassorilievo raffigurante Gesù Cristo che benedice santa Teresa d’Avila (1902), in marmo di Giuseppe Trabacchi. Nell’ordine superiore è posta una loggia ad arcatelle e un grande rosone in marmo traforato, sormontato da una finestra a croce. A coronamento, lo sporto del tetto è sorretto da eleganti mensole. Le due valve bronzee a rilievi sul portale del frate Serafino Melchiorre sono del 1983 e raffigurano il giubileo straordinario di quell’anno. Caratteristico il campanile, alto più di 40 m, ornato di archetti pensili e di un orologio.
Si accede all’aula liturgica attraverso un interessante portale in bronzo, eseguito nel 1983 da Serafino Melchiorre decorato con rilievi raffiguranti le Storie della vita di santa Teresa d’Avila. Nel retro si erge il possente campanile, a pianta quadrangolare (alto 40 m.), con trifore e colonnine in travertino, che si staglia con eleganza proprio di fronte alle Mura Aureliane.
L’interno, a forma gotico italiano, è a tre navate ma, fino al 1936, quelle laterali erano sopraelevate rispetto alla centrale. Numerosi gli altari, disegnati dal Passarelli, con diversi bassorilievi del Piraino; di notevole effetto la grande statua di Santa Teresa, del Trabacchi, e la statua di San Giuseppe con Gesù adolescente di A. Galli. All’altare del Santo Bambino di Praga, particolarmente venerato dai Carmelitani, un trittico marmoreo di O. Decimioni. Splendidi i confessionali, realizzati dall’ebanista Alfonsi.
Durante gli scavi per la costruzione dell’edificio furono ritrovate diverse tombe del Sepolcreto Salario e un tratto della Salaria Vetus che da Porta Collina si dirigeva verso Antemnae, prima che fosse realizzata la cinta delle Mura Aureliane.
Sulla destra della basilica, all’angolo di corso d’Italia con via Po, sorge villa Marignoli. Davanti alla chiesa la più bella torre delle Mura Aureliane: Turris omnium perfectissima.
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Immagini: www.flickr.com/photos/dealvariis/albums/72157709855832036