I Sottopassaggi di corso d’Italia sono un’opera di viabilità che consente agli automobilisti di percorrere corso d’Italia in tutta la sua lunghezza senza incontrare nemmeno un semaforo grazie a un primo lungo sottovia che permette da Castro Pretorio di superare piazza Porta Pia e piazza Fiume e due più corti con cui si arriva all’imbocco di viale del Muro Torto, passando sotto l’incrocio con via Po e sotto piazzale Brasile.
Come tutti i nuovi maggiori assi stradali realizzati intorno alla nuova capitale, a fine Ottocento, corso d’Italia era uno splendido viale di platani, nel Novecento, è percorso da diverse linee di autobus.
Con le Olimpiadi del 1960, sono realizzati i sottovia che vediamo oggi, i tram sono eliminati e il viale alberato è praticamente distrutto. L’obiettivo era quello di avere, da Castro Pretorio a via del Muro Torto, una strada di scorrimento per agevolare il traffico automobilistico a Roma.
Il progetto è di Ignazio Guidi. La finitura e l’arredamento dei sottovia sono curate dall’Architetto Tullio Dell’Anese.
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Ignazio Guidi
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Pagine allo stesso livello:
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- Breccia di Porta Pia
- Casa generalizia dei Carmelitani scalzi
- Corso d’Italia 41 e 43 Due edifici per uffici
- Fassi
- Gelateria Azzaro
- NH Hotel
- Palazzi STET a corso Italia
- Palazzo Assitalia
- Posterula Nomentana
- Turris omnium perfectissima
- Villa Calderai
- Villa Marignoli
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