Risultati della ricerca per: Osteria Mezzo Miglio

Gogol

«Ci si innamora di Roma molto lentamente, un po’ alla volta.  Ma per tutta la vita»  Nikolaj Gogol.

Un piccolo, insolito itinerario ha impegnato poche ore delle mie passeggiate romane, poche centinaia di metri tra la quiete sotto assedio di Villa Borghese. Mi sono messo sulle tracce della presenza di Nikolaj Gogol’ a Roma, e infine sono andato a cercare il suo monumento nei Campi Elisi cittadini, in mezzo a statue e busti dedicati alle personalità più disparate, accomunate dall’amore per la Capitale o per l’Italia. Il nostro, ad esempio, occupa uno degli angoli del crocicchio intitolato a Paolina Borghese, di fronte all’ingresso della Galleria Nazionale d’Arte Moderna, assieme allo scrittore peruviano Garcilaso de la Vega, al principe-vescovo montenegrino Petrović Njegoš e al poeta egiziano Ahmed Shawqi Continue reading

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“Fra Cannoni e Osterie” di Armando Bussi

Questo racconto si è classificato 3° nel concorso Premio AMUSE 2023.

Non tutti sanno che Porta Pia sostituisce una più antica porta romana, dalla quale usciva, con un tracciato leggermente diverso dall’attuale, la via Nomentana.

 Tale porta, anch’essa chiamata porta Nomentana, era stata realizzata nelle mura edificate sotto l’imperatore Aureliano tra il 270 ed il 275 d.C. e  venne murata 15 secoli dopo (nella foto) sotto papa Pio IV. Fu infatti tale pontefice che fece costruire – circa 80 metri più a ovest, fra il 1561 e il 1564 – la porta che da lui prese il nome, progettata da Michelangelo Buonarroti in modo tale da risultare in asse, da una parte, con la nuova Strada Pia (attuale via XX Settembre); dall’altra, con un differente percorso della via Nomentana; così si creò un unico rettifilo, dal Quirinale fin quasi al complesso della basilica di Sant’Agnese Continue reading

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“Fra cannoni e osterie 3”

Se da Porta Pia imbocchiamo via Nomentana, tenendoci sulla sinistra, ci troviamo a fiancheggiare una serie di palazzi, per lo più fine Ottocentoinizio Novecento, il cui accesso è in genere costituito da un alto portone di legno; finché – al civico 133 – ne troviamo uno con un ingresso più arioso, chiuso da una cancellata, oltre la quale si intravede un poggio alberato. Ci fermiamo qui: non pare un luogo particolarmente significativo, eppure anch’esso, come molti a Roma, può raccontarci tante storie di varie epoche.  Continue reading

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“Giacomo Balla e la via dei Parioli” di Giovanna Alatri

Questo racconto si è classificato 2° nel concorso Premio AMUSE 2023.

In questa seconda puntata del racconto “Quando ai Parioli c’erano i campi …” di Giovanna Alatri parliamo di Giacomo Balla (1871-1958)  pittore, esponente di spicco del Futurismo, che abitava ai Parioli, sul vicolo (poi via) dei Parioli, una viuzza stretta e solitaria che da Porta Pinciana conduceva all’osteria delle Tre Madonne, sul percorso delle odierne via Pinciana e via Giovanni Paisiello).

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