Progetti sul Borghetto Flaminio … Continue reading
Archivio tag: flaminio1
Libro “Via Flaminia, una passeggiata da Porta del Popolo a Belle Arti”
Via Flaminia, da Porta del Popolo a viale delle Belle Arti è il primo libro della Collana Roma2pass edita da Fratelli Palombi e dall’Associazione AMUSE. Continue reading
Circolo Tennis Belle Arti
Il Circolo Tennis Belle Arti è in via Flaminia 158 nell’ampio spazio verde dietro al grande palazzo della Cassa del Notariato.
Mostra dell’Agro Romano
La Mostra dell’Agro Romano si tenne a Roma nel 1911 nell’ambito dell’Esposizione Internazionale, nella zona di di Ponte Risorgimento, allora denominato Ponte Flaminio.
- MAPPA della Zona Flaminio 1 (da Porta del Popolo a Belle Arti) (comprende anche la fascia di terreno a destra di via Flaminia)
CEPELL
Il “Centro per il Libro e la Lettura” ha sede in via Mancini 20, nell’edificio chiamato Villa Helene, ed è un istituto autonomo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo il cui compito è quello di divulgare il libro e la lettura in Italia e promuovere all’estero libri, la cultura e autori nazionali. Continue reading
Platani sul lungotevere
Tra le classiche immagini associate a Roma, sia nella mente dei Romani che dei turisti, ci sono i maestosi platani dei lungotevere, una realtà creata poco più di un secolo fa.
MAPPA della Zona Flaminio 1 (da Porta del Popolo a Belle Arti) Continue reading
Alfred Strohl
Il marchese Alfred Strohl è stato un artista e um mecenate francese. Continue reading
Vicolo verso Villa Strohl Fern di Giovanni Omiccioli
Vicolo verso Villa Strohl Fern di Giovanni Omiccioli, del 1948-49, è un olio su tela, 65 (cm x 50) oggi in una collezione privata a Roma. Il vicolo riprodotto dal pittore e l‘attuale via Mariano Fortuny. Continue reading
Piena sul Tevere di Giuseppe Capogrossi
Piena sul Tevere di Giuseppe Capogrossi, 1934. Olio su tela, 89 x 146, firmato e datato, in una collezione privata. Continue reading
Capate
Le capate erano le incursioni di branchi di vacche e vitelli che entravano a Roma nel giovedì e venerdì per raggiungere i luoghi dove venivano macellati, trasformati in “tagli di carne”, più o meno pregiati, e poi offerti sulle tavole di chi poteva permettersi di mangiare carne (nobili, ecclesiastici, ricchi borghesi).
Fino a quando, intorno al 1822, fu costruita l’Ammazzatora, le stabilimento che oggi si sarebbe chiamato “mattatoio”.