Arco degli Ambasciatori
L’ingresso al quartiere Coppedè è in via Dora sormontato dal monumentale Arco degli Ambasciatori. MAPPA TRIESTE 1 della Zona Trieste 1 (quartiere Coppedè) Continue reading
Guerriero dell’Arco dell’Ambasciatori
Palazzi degli Ambasciatori
I “Palazzi degli Ambasciatori” sono tra via Tagliamento e via Arno con ingressi in via Tagliamento 8-12, via Brenta 2-2a, piazza Mincio 1, via Dora 1-2 e via Tanaro 5.
- MAPPA della Zona Trieste 1 (quartiere Coppedè e dintorni)
Circolo del Ministero degli Affari Esteri
Il circolo sportivo del Ministero degli Affari Esteri, o Circolo degli Esteri così come è chiamato da tutti, si trova in lungotevere dell’Acqua Acetosa 42, subito prima del circolo Canottieri Aniene.
- MAPPA della Zona Parioli 5 (Villaggio Olimpico e Villa Glori)
via Dora
da fare
MAPPA della Zona Trieste 1 (quartiere Coppedè e dintorni) Continue reading
Piazza Mincio
Piazza Mincio è il centro del Quartiere Coppedè dove convergono via Dora, via Brenta, via Tanaro e via Aterno. Al centro della piazza Mincio la Fontana delle Rane.
- MAPPA della Zona Trieste 1 (quartiere Coppedè e dintorni)
“Il significato magico dei Ciliegi di Via Panama” di Andrea Ventura
Via Panama
Via Panama è una delle strade più prestigiose del Secondo Municipio, le palazzine che si affacciano sui boschi di Villa Savoia, sul Parco Rabin e sui giardini della LUISS, sono state in gran parte progettate, tra gli anno ’30 e ’40, da architetti prestigiosi che hanno firmato importanti opere romane, da Ugo Luccichenti a Mosé Mario Tufaroli Luciano, da Tommaso Valle a Mario De Renzi. Come molte strade dei Parioli che ospitano opere di architettura ragguardevoli, anche via Panama è ornata da alberi molto decorativi. In questo caso si tratta di Ciliegi del Giappone, una pianta che in aprile colpisce per la sua fioritura rigogliosa e dall’intenso colore rosa. Continue reading
Approfondimento
Nel 1933 Villa Taverna fu data in affitto agli Stati Uniti, ma durante la seconda guerra mondiale venne requisita per essere utilizzata come ospedale del Sovrano Militare Ordine di Malta. Nell’immediato dopoguerra tornò di nuovo agli Stati Uniti che la acquistarono per destinarla a residenza del loro ambasciatore.
L’edificio, immutato dopo il restauro di Busiri Vici, si presenta come un insieme di corpi dalle forme neo cinquecentesche, abilmente collegati fra loro, che trovano un punto di convergenza comune in un nucleo centrale: la torretta con una loggia all’ultimo piano, decorata da nicchie con busti classicheggianti.
Anche il parco si offre perfettamente conservato nel suo impianto di giardino all’italiana. E’ composto da diverse zone, incluse in un perimetro con maestosi lecci e olmi secolari, raccordate da sentieri delimitati da siepi di bosso e alloro di colore verde scuro, sapientemente potati, sottolineati anche agli incroci da sculture. Lungo tutto il giardino sono disseminate infatti statue antiche in marmo, in pietra, tre belle vasche d’acqua, anfore e vasi.
L’ingresso della Villa offre la vista del primo giardino, sottolineato da quinte verdi di alloro. All’incrocio di due percorsi perpendicolari, è collocata un’antica vasca d’acqua in pietra. Il viale principale conduce a un ampio piazzale delimitato da un filare di lecci. Di qui, attraverso una scalinata, si scende nell’ultima parte del giardino dove una grande fontana di forma classicheggiante, sormontata da una piccola vasca di finte rocce, si trova al centro di una zona con siepi di bosso, arbusti di rose e fioriture annuali, concepiti nel loro insieme per ricalcare la forma della fontana.
In un angolo del parco, a una quota inferiore a quella della Villa, è stata collocata la zona della piscina, chiusa da una fitta cortina di siepi e alberi.
Un ampio prato si svolge dalla facciata posteriore della Villa. Chiuso su un lato dal basso edificio porticato, ha come punto di riferimento un’edicola che emerge sullo sfondo caratterizzato da grandi lecci, pini e cipressi che delimitano a nord il suggestivo complesso residenziale.
A Villa Taverna, Michela Pasquali ha dedicato un capitolo del recente volume da lei curato, “I giardini della diplomazia. Ambasciate e accademie straniere a Roma” (Mondadori Electa, 182 pagg. con numerose illustrazioni a colori, 75 euro). I testi sono della stessa Pasquali, di Alessandra Vinciguerra e di Alberta Campitelli, cui si deve anche la nota introduttiva, con un excursus sulla storia dei giardini romani. “Gli istituti di cultura stranieri – scrive la studiosa – le ambasciate, le residenze degli ambasciatori hanno in tutti i tempi privilegiato per le proprie sedi le ville romane, proprio per la storia particolare legata a questa tipologia di residenza, con valenze di luoghi di cultura e di elezione, ma anche di conviti che univano otia e negotia, in cui il giardino, ancor più degli edifici, è cornice ideale per incontri e nello stesso tempo esibizione di potere e magnificenza”.
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In rete:
Ambasciata della Germania presso la Santa Sede
L’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania presso la Santa Sede ha l’ingresso sia in via di Villa Sacchetti 4 che in via dei Tre Orologi 22 dietro Villa Delfino, su una delle strade più esclusive di Roma.
- MAPPA della Zona Pinciano 5 (da Villa Taverna a Villa Giulia)