Il titolo di questo racconto è un quiz per il lettore: nella sua mente si presenteranno diversi interrogativi: qual è Villa Savoia? di che bar si parla? Continue reading
Laghi di Villa Ada Savoia
Nel territorio di Villa Ada oggi ci sono tre piccoli laghi artificiali e un piccolo stagno.
- MAPPA della Zona Parioli 2 (Villa Ada e Monte Antenne)
Reale Circolo Canottieri Tevere Remo
Chalet dei giochi di Villa Savoia
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Lo Chalet dei giochi o chalet alpino è una costruzione di Villa Ada oggi di proprietà dell’Ambasciata Araba d’Egitto. Si trova dietro la Palazzina Reale, sul lato nord-ovest del Giardino Segreto (il lato opposto a quello costeggiato dalla strada che dal Tempio di Diana arriva alla Rotonda).
Fontanaccio di Villa Savoia
Il Fontanaccio è una incomprensibile costruzione in rovina che sorge nel folto del bosco di Villa Ada sotto la Palazzina Reale e non distante dal Bunker.
LA VILLA ADA-SAVOIA
LA VILLA ADA-SAVOIA
Serre di Villa Savoia
Le Serre di Villa Savoia erano nell’area dell’attuale Villa Ada, dietro la Palazzina Reale, sul lato sinistro della strada verso il Casale delle Cavalle Madri e il Cascianese Country Club, nell’area antistante le Scuderie Reali. Oggi sono in rovina. Continue reading
Palazzina Reale
Giardino segreto della Palazzina Reale
Il giardino segreto sorge accanto alla Palazzina Reale di Villa Ada-Savoia, sul lato sud-ovest. Oggi è proprietà dell’Ambasciata della Repubblica Araba d’Egitto.
zzZ da fare (PA3 ) DA RIVEDERE PER ESTRARRE I BRANI UTILI E BUTTARE IL RESTO
DA RIVEDERE PER ESTRARRE I BRANI UTILI E BUTTARE IL RESTO
Dalla larghezza (o meglio dalla strettezza) della strada che prosegue in leggera discesa verso nord, capiamo che siamo su una strada antica. Qui, sotto i nostri piedi, infatti correva l’antica via Salaria, una strada più antica della fondazione di Roma, l’unica strada consolare che non ha preso il proprio nome né dal console che l’ha realizzata né della località che permette di raggiungere. E sapete perché? Perché quando questa strada nasce non c’erano consoli, e i piccoli villaggi della penisola non avevano nemmeno un nome. Su questo percorso le greggi si spostavano con le stagioni, dai monti della Sabina al mare e viceversa, semplicemente seguendo la sponda sinistra del Tevere. Continue reading