Serre di Villa Torlonia …
- MAPPA della Zona Nomentano 1 (lungo via Nomentana)
Serre di Villa Torlonia …
Le Serre di Villa Savoia erano nell’area dell’attuale Villa Ada, dietro la Palazzina Reale, sul lato sinistro della strada verso il Casale delle Cavalle Madri e il Cascianese Country Club, nell’area antistante le Scuderie Reali. Oggi sono in rovina. Continue reading
Le origini di villa Alberoni, sede dell’Università Luiss Guido Carli a partire dagli anni Settanta, risalgono alla fine del Cinquecento, quando era una vigna del Cardinale Mariano Pierbenedetti da Camerino, governatore di Roma e braccio forte del potente pontefice Sisto V. Continue reading
Nel tessuto contiguo di vigne che occupava il territorio intorno alla basilica di S. Agnese Fuori Le Mura, sul lato opposto della strada e all’incirca nel punto in cui la vecchia Nomentana si congiungeva con la nuova arteria fatta costruire da papa Pio IV Medici nel 1564, si trovava, intorno alla metà dell’Ottocento, il sito della vigna di proprietà della famiglia del Marchese Lezzani, un possedimento rustico «fuori porta» risalente al 1848. Nel 1893 il sito fu acquistato dal barone Alberto Blanc che, sposato con la ricca ereditiera Natalia (Natavidad) Terry, nel suo ruolo di Ministro degli Affari Esteri del terzo Governo di Francesco Crispi, intendeva predisporre una residenza adeguata al suo prestigioso incarico, durato fino al 1896, e adatta alle frequentazioni di alto livello che aveva sempre avuto e che mantenne fino alla fine della sua vita. Continue reading
Una delle più prestigiose sedi della LUISS è Villa Blanc a via Nomentana 216.
Villa Ada è il quarto più grande parco pubblico di Roma dopo il Parco regionale dell’Appia antica, il Parco regionale del Pineto e Villa Doria Pamphilj. Il suo ingresso principale è su via Salaria. Altri ingressi sono in via del Ponte Salario, e nel Parco Rabin (a via Panama).
Oggi il parco di Villa Ada presenta condizioni e aspetti diversificati tra zona e zona. Continue reading
Con l’acquisto da parte dei Savoia del vasto territorio dell’attuale Villa Ada, furino effettuati massicci interventi sul verde. Continue reading
da fare
Fonte: https://www.roma2pass.it/villa-ada/relazione-storico-artistica/
Dopo poco più di un ventennio e alcuni passaggi di consegne, nel 1904 il complesso venne riacquistato dai Savoia, che avviarono nuovi consistenti interventi di risistemazione. Nel parco furono così introdotte colture agricole e venne creata una riserva di caccia.
Il palazzo reale fu arricchito con la creazione del giardino segreto, abbellito da scalee digradanti e disegnato con parterres decorati da statue e fontane. Tra il 1904 e 1906 fu costruito il grande portale maestro su via Salaria, con annessa abitazione del custode; l’antico casale Filomarino, oggi sede del Servizio Giardini del Comune, denominato la ” Tribuna ll” e pendant del precedente, venne sistemato a vaccheria e dotato di un laboratorio per la produzione del latte.
Nei medesimi anni la villa detta della Sacra Famiglia, casino di villeggiatura posto ai confine sud-occidentale della chiusa, già Bettelli-Olivieri poi detta Villa S. Filippo, verrà inizialmente destinata a abitazione dell’attendente del principe di Piemonte, generale Bonaldi, e quindi trasformata, tra il 1925 e il 1930, con la nuova denominazione di Villa Polissena, nella residenza della principessa Mafalda di Savoia e del consorte Filippo d’Assia Kassel, con uno spettacolare giardino realizzato su progetto di quest’ultimo.
Numerosi lecci da sughero, provenienti dalla Sardegna, pini e cipressi piantati sapientemente nei punti strategici fusero insieme l’antico parco, ornato da fontane e reperti archeologici seminascosti in boschetti e nicchie di tufo, con il nuovo spettacolare giardino realizzato su progetto di Filippo d’Assia. La vegetazione del parco venne arricchita di essenze rare e di numerose varietà di palme; nell’area delle serre, di fronte alle scuderie, venne intensificata la coltivazione dei fiori ed introdotta anche quella delle fragole, mentre numerosi pini sostituirono i vigneti sul colle in prossimità di Villa Polissena.
L’area verso Monte Antenne, caratterizzata da sempre da impianti boschivi, venne denominata “Bosco della Regina Elena” e al suo interno venne creata una riserva di caccia con sentieri ancora oggi presenti.
Pagine al livello inferiore:
Pagina al livello superiore: Villa Ada dal 1900 al 1945
Pagine allo stesso livello: