In figura, una foto area scattata intorno al 1920 in cui si vede tutta l’area tra la via Flaminia e il Tevere, da Porta del Popolo a Belle Arti. In fondo si vede anche Ponte Risorgimento e, dall’altra parte del Tevere, dei capannoni dove ora sorge il Convitto Nazionale.
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la scrittrice Paola Masino, compagna di Massimo Bontempelli, così racconta il quartiere di piazza Caprera, dove aveva abitato, fino al 1922, nel suo romanzo “Periferia”, edito da Bompiani nel 1933. Continue reading →
Sulla copertina del libro “Viale dei Parioli, da piazza Ungheria all’Acqua Acetosa” è riprodotto uno chizzo di Concetta Scuderi che rappresenta il bassorilievo presente nel Gran Caffè il Cigno, in viale dei Parioli 16A. Continue reading →
Una cartolina di piazza Ungheria negli anni Cinquanta.
Da notare:
- il distributore Esso a sinistra,
- i binari che da viale Romania vanno verso viale Rossini e viale Liegi,
- la rotonda del “pizzardone” in basso con le strisce che indicano la circolazione rotatoria,
- il giornalaio sulla piazza e l’immancabile orologio,
- la mancanza di ogni marcipiede aiuola davanti a San Roberto Bellarminio.
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Il libro di Valerio Rivosecchi e Antonello Trombadori “Roma appena ieri nei dipinti degli artisti italiani del Novecento” che ripercorre le ultime tappe di un genere pittorico di antica tradizione, la veduta romana, dalla fine della prima guerra mondiale al secondo dopoguerra. Continue reading →