La Mostra dell’Agro Romano si tenne a Roma nel 1911 nell’ambito dell’Esposizione Internazionale, nella zona di di Ponte Risorgimento, allora denominato Ponte Flaminio.
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In piazzale delle Belle Arti 2, sulla sinistra andando verso ponte Risorgimento, c’è un grande edificio rosa, moderno ma decisamente neo-barocco.
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Via Panama
Via Panama è una delle strade più prestigiose del Secondo Municipio, le palazzine che si affacciano sui boschi di Villa Savoia, sul Parco Rabin e sui giardini della LUISS, sono state in gran parte progettate, tra gli anno ’30 e ’40, da architetti prestigiosi che hanno firmato importanti opere romane, da Ugo Luccichenti a Mosé Mario Tufaroli Luciano, da Tommaso Valle a Mario De Renzi. Come molte strade dei Parioli che ospitano opere di architettura ragguardevoli, anche via Panama è ornata da alberi molto decorativi. In questo caso si tratta di Ciliegi del Giappone, una pianta che in aprile colpisce per la sua fioritura rigogliosa e dall’intenso colore rosa. Continue reading →
L’assistenza sanitaria all’infanzia a Roma
Il 1900, definito “Il Secolo dei fanciulli” da Hellen Key, la scrittrice e femminista svedese che, come Maria Montessori, aveva posto “il bambino” al centro dell’attenzione, non solo dal punto di vista dell’educazione ma anche da quello sociale e igienico-sanitario, ha rappresentato il periodo storico di avvio di un profondo cambiamento nei confronti dell’infanzia. (a destra Hellen Key ritratta da Hanna Pauli) (Nota n.1) Continue reading →
Duilio Cambellotti (1876-1960), romano, è stato un artista italiano di arti grafiche e di arti visive. E’ uno degli artisti più validi in Italia dell’Art Nouveau è l’esponente più famoso della schiera di artisti e nello stesso tempo artigiani che operano nella prima metà del Novecento. E’ stato illustratore di libri e riviste, incisore, xilografo, pittore, scenografo, architetto, decoratore, arredatore, designer, grafico, cartellonista pubblicitario, progettista di suppellettili, oggettistica e componenti d’arredo, scultore, ceramista e illustratore. Continue reading →
C’è un’affascinante storia d’amore del primo novecento italiano, quasi sconosciuta, forse perché solo la protagonista femminile della coppia avrebbe col tempo acquisito una notorietà di poetessa e scrittrice che ancora dura e si rinnova. Giovanni Cena e Rita Faccio, dopo essersi conosciuti in Piemonte dove ambedue erano nati, si erano rincontrati a Roma per motivi di lavoro, lei ventisettenne, lui sei anni di più. Cena, redattore di una rivista di critica letteraria, La Nuova Antologia, le aveva offerto di collaborare e, in poco tempo, il rapporto si era trasformato in amore e nella convivenza in un appartamento in via Flaminia 43, in un edificio a pochi passi da piazza del Popolo ma che allora era l’ultimo prima della campagna. Continue reading →
In questa terza puntata del racconto Quando ai Parioli c’erano i campi … di Giovanna Alatri parliamo di Alessandro Marcucci che ha abitato a via o vicolo Carcano, una piccola traversa della via Salaria che correva lungo il muro nord-ovest di Villa Albani, sul tracciato dell’odierna via Adda. La via era allora intitolata a Filippo Carcano (1840-1914) milanese, pittore e poi professore all’Accademia di Brera. Nella Pinacoteca di Brera sono esposte diverse sue opere. Oggi a Roma a Filippo Carcano è stata intitolata una strada del quartiere Ardeatino.
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Raffaele de Vico è l’architetto che più ha segnato il verde pubblico di Roma dai primi anni del Novecento fino all’inizio degli anni Sessanta, progettando e realizzando una parte consistente dei parchi e dei giardini pubblici della capitale. Continue reading →