Via Mogadiscio è una stradina lunga non più di cinquecento metri, silenziosa, tranquilla, nel cuore del quartiere Africano da via Tripoli a via del Giuba.
MAPPA della Zona Trieste 5 (quartiere Africano) Continue reading
Via Mogadiscio è una stradina lunga non più di cinquecento metri, silenziosa, tranquilla, nel cuore del quartiere Africano da via Tripoli a via del Giuba.
MAPPA della Zona Trieste 5 (quartiere Africano) Continue reading
Via Matteo Renato Imbriani è una piccola traversa di via Luisa di Savoia, verso via Pisanelli.
MAPPA FLAMINIO 1 della Zona Flaminio 1 (da Porta del Popolo a Belle Arti) Continue reading
Via Masaccio va da largo Rainaldi a largo dei Carracci su via Flaminia. Continue reading
Via Mariano Fortuny è una piccola traversa della via Flaminia che si inerpica verso la parete tufacea di Villa Strohl Fern, tra l’edificio della Facoltà di Architettura (ex Fabbrica del Ghiaccio) e un fatiscente muro che segna l’inizio del Borghetto Flaminio.
Via Maria Adelaide di Savoia è una piccola strada parallela a lungotevere Arnaldo da Brescia che unisce via dell’Oca a via Luisa di Savoia, attraversando via Ferdinando di Savoia, nel Rione Campo Marzio.
Via Mafalda di Savoia è una stradina dei Parioli che da piazza Bligny arriva all’ingresso di Villa Polissena. La via è un breve tratto dell’antico vicolo di San Filippo che, prima della creazione della grande tenuta Savoia (oggi Villa Ada), correva verso il ponte Salario.
Via Luisa di Savoia è il proseguimento di viale del Muro Torto, da piazzale Flaminio a lungotevere Arnaldo da Brescia.
Via Luigi Poletti va da viale Pinturicchio a viale Masaccio, incrociando via Calderini.
Luigi Poletti (1792-1869) fu un architetto modenese che partecipò alla ricostruzione di San Paolo fuori le mura con Guglielmo Calderini.
Zona Flaminio 3 (da via Guido Reni a Ponte Milvio)
Via Lorenzo Magalotti è una piccola traversa cieca di viale dei Parioli. In questo articolo del Corriere della Sera intitolato “La meraviglia immobile della casa Morpurgo” è descritta la casa dell’avvocato Molle dove l’architetto realizzò i mobili e ordinò preziose decorazioni ai più raffinati artigiani dell’epoca.
Via Livenza è una piccola strada tra via Tevere e via Po, famosa per l’accesso all’ipogeo romano a cui ha dato il nome: l’ipogeo di via Livenza.